La Reggina è una squadra di categoria inferiore, in più schiera soprattutto seconde linee e la differenza di caratura tecnica fra le due compagini si vede tutta. Il Milan, come da copione, fa la partita ma in avvio non c’è molto ritmo. Bojan gira alle spalle di Pazzini e sistematicamente il gioco dei rossoneri viene allargato per cercare di sfruttare al meglio gli esterni. Pazzini non è abbastanza lucido per sfruttare l’assist di Robinho e si fa ipnotizzare da Facchin al quarto d’ora e al 27′ è ancora il portiere amaranto a superarsi su un colpo di testa a botta sicura di Yepes. Il primo tempo è tutto qui e poco altro. I calabresi non hanno fatto molto per arginare e tenere a bada un Milan compassato e apparso svogliato, soprattutto in alcuni sui elementi, Robinho su tutti.
La ripresa si apre con gli stessi effettivi dei primi 45′, ma la squadra di Allegri ora si schiera con il 4-2-3-1, come già negli ultimi minuti della prima frazione. Infatti, Emanuelson agisce a sinistra allineato ai tre dietro Pazzini. Al 51′ vantaggio Milan. Yepes ci riprova e questa volta fa centro. Cross col contagiri di Emanuelson e stacco imperioso del colombiano. Al 54′ c’è spazio per Niang che entra al posto di Robinho. Il neo entrato sfiora subito il gol dopo una bella combinazione con Pazzini ma è ancora Facchin a dire di no. Il portiere reggino è in giornata di grazia e lo dimostra ulteriormente fra il 66′ ed il 69′, prima su Abate e poi ancora su Pazzini, tenendo ancora a galla i suoi. Momento importante al 76′. Fuori Strasser dentro Muntari all’esordio stagionale dopo il lungo stop. La gara è ormai in discesa per il Diavolo e al 78′ arriva la rete che la mette in ghiaccio. Ed è un gol importante. Infatti è Niang a realizzare la prima rete in rossonero ottimamente servito ancora da Emanuelson. All’81’ arriva anche il 3-0. Pazzini (apparso leggermente in fuorigioco) scarica di potenza alle spalle del portiere amaranto.
Vince un Milan non certo trascendentale, deludente nel primo tempo e molto più convincente nel secondo. Vince ancora, anche se oggi il compito non era sicuramente impossibile, e passa il turno. L’obiettivo era quello e, quindi, missione compiuta. Il risultato alla fine assume contorni larghi e non rispetta a pieno quanto di buono fatto vedere dalla Reggina, a cui va l’onore delle armi. I rientri a pieno regime di Strasser e Muntari, il primo gol e la prestazione convincente per impegno e qualità tecniche del baby Niang e la settima rete stagionale di Pazzini sono le note positive di questo giovedì sera. Ora, ai quarti, c’è la sfida delle sfide contro la Juventus e per la squadra di Allegri c’è la possibilità di vendicare la semifinale persa la scorsa stagione.
This post was last modified on 14 Dicembre 2012 - 11:46