Il periodo più brutto da quando è arrivato al Milan. Una stagione cominciata con lui in campo, sempre e comunque, in un modo (ruolo) o nell’altro. Ora, nell’ultimo mese e mezzo, le sue apparizioni sono diventate un’eccezione. Urby Emanuelson ha visto pian piano affievolirsi la sua importanza in questa squadra, pian piano è sparito dal campo, tanto che, partite di Coppa a parte, nell’ultimo mese e mezzo ha giocato da titolare solo a Torino, sostituendo Montolivo a centrocampo.
Nel periodo in cui Massimiliano Allegri aveva deciso di affidarsi al 4-2-Fantasia, l’olandese aveva trovato un posto fisso in squadra come trequartista di destra. Le sue accelerazioni, i suoi cambi di passo, i suoi cross erano diventate una chiave importante nell’imprevedibilità del gioco di Allegri. Poi, la pesante sconfitta casalinga contro la Fiorentina, ha convinto Mister Allegri a cambiare modulo e a ritornare al più classico 4-3-3. I risultati sono tornati ad arrivare ed Urby ha dovuto cedere il passo (posto) a gente come Robinho e Boateng.
A Roma la squadra ha fatto passi indietro preoccupanti ma Ema è rimasto tutta la partita in panchina e ha dovuto assistere impotente alla disfatta dei suoi compagni di squadra. La rinuncia a priori a chi, nel’altra mezza disfatta dell’Olimpico contro la Lazio, aveva cambiato la partita dando il là alla quasi rimonta dei rossoneri, ha destato più di qualche perplessità e, viene facile chiedersi se questo ragazzo, sempre positivo e imprevedibile quando è stato impiegato, non avesse potuto fare meglio di gente come Boateng davanti o, dell’inconcludente Nocerino da mezzala.
This post was last modified on 26 Dicembre 2012 - 02:11