La rivincita del Pazzo

E dire che non era iniziata affatto bene, la partita a Torino disputata da Giampaolo Pazzini. Troppo solo, troppe difficoltà, troppi pochi palloni da parte dei compagni. Gli uomini di Ventura, infatti, all’inizio si difendevano, eccome: forse non con l’ordine e il raziocinio che ci aspettava da uno degli allenatori che hanno fatto del catenaccio uno stile di vita, ma erano efficaci. Il Pazzo, in balia apparente della difesa granata, non convinceva nemmeno i suoi estimatori più irriducibili. Invece…

Invece il calcio è bello proprio perchè è strano e imprevedibile, perchè sa creare un eroe nel giro di pochissimi minuti, perchè sa far diventare uomo partita un attaccante spaesato e destinato a finire in panchina da lì a poco. Il mutamento della partita del Pazzo arriva al minuto sessanta: goal pesante, goal che spezza la partita definitivamente, forse viziato da un fallo su Masiello, ma comunque, ugualmente importante.

La rivincita è servita, il nostro attaccante entra per la prima volta davvero in partita e finisce con il diventarne un protagonista assoluto: prima di lasciare il posto a Bojan, infatti, colpisce anche un palo, sfiora la doppietta personale dopo un’azione d’autore El Shaarawy – De Sciglio. Che sia questa la strada giusta e definitiva? Vogliamo sperarlo…

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