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Un anno fa Carlitos, adesso Marione. Altro capolavoro di Adriano Imperatore del mercato invernale. La differenza è che questa volta c’è la regia di Mino Raiola e il placet presidenziale. I due elementi che sono mancati l’anno scorso per portare a termine il compianto affare Tevez o ancor meglio il rimpianto scambio triangolare con Pato.
Il presidente stavolta è convinto che per recuperare il brasiliano non vi siano più speranze e soprattutto questo Milan nuovo, giovane e intraprendente lo sente molto suo e lo entusiasma piú di quello scudettato di un anno fa. La linea young lo stimola e l’idea di avere in casa la coppia gol della nuova nazionale azzurra Balotelli-El Shaarawy lo fa impazzire. Cosiccome a tutti i milanisti, convinti di aver trovato gol e spettacolo per I prossimi 10 anni. Balotelli-El Shaarawy sono la faccia nuova dell’Italia e il nostro Milan, partito quest’anno quasi come un armata Brancaleone, rischia di essere il volto giovane del calcio italiano. Marione nostro, vecchio cuore rossonero, è quello che abbiamo sempre sognato. Anche se mai ammesso, quando gli abbiamo visto gettare lá quella maglia nerazzurra mentre gli “altri” erano in piena orgia da Triplete. Mario ha iniziato lí a costruire il suo rossonero, quando di nascosto veniva a vedere il Milan a San Siro, quando indossava la maglia di Staffelli.
Due anni fa Raiola lo promise all’amico Galliani: “Prima o poi te lo porterò“. E non a caso ieri era a San Siro per Milan-Reggina e non certo per controllare i progressi del suo Rodrigo Ely. Dopo il trauma Ibra Raiola è tornato a lavorare con Galliani e con il Milan. In realtá lo ha fatto anche quest’estate quando è volato a Stoccolma per convincere lo svedese a lasciare la squadra che a amava e a cui è ancora legato.
Adesso però Mino è tornato prepotentemente alla carica perchè lui è un cane da tartufo e ha capito che dal 2013 Berlusconi può tornare a spendere perché vuole costruire un altro ciclo vincente. Il primo passo per sfilare Balotelli al City é perfezionarne il prestito semestrale, adesso che la squadra di Mansour é fuori dall’Europa, adesso che Mario é la quarta scelta, adesso che i poteri di Mancini sono limitati. Si può fare. E si fará. Ma con Raiola non si sbaglia una mossa. In questi casi è uno specialista. Niente dichiarazioni di apertura, niente foto al ristorante. Continuo a pensare che con Raiola al posto di Joorabchian Tevez sarebbe arrivato di sicuro. E sono certo che alla fine Marione arriverá in rossonero, anche solo per 6 mesi. Poi si vedrá…
Per un campione che arriva uno parte. È Robinho. Che soddisferá la sua voglia di tornare a casa. L’iniziale rifiuto di Galliani alla proposta del Santos è stato causato solo dai tempi. Prima infatti Binho deve giocare le ultime due partite col Milan, poi il Milan lo lascerá libero. In queste ultime partite, dopo il “lavaggio di testa” presidenziale abbiamo visto quanto vale Binho e quanto sappia essere meraviglioso professionista. Chiedere alla Juve di S. Siro per credere. Ma la sua testa è lá e il Milan per tradizione non trattiene nessuno. Ci mancherá.
Meno di lui Pato, l’unico sul quale non hanno fatto effetto nemmeno i discorsi del presidente. Come richiesto da Gilmar Veloz nell’incontro di via Turati due settimane fa Pato sará prestato in Brasile per ritrovare se stesso. Il Milan spera invece di ritrovare parte dei soldi investiti. Si spera prima che gli scada il contratto il 30 giugno 2014. Attenzione che questo fa il furbino…
Nell’affollatissima rosa di Allegri Balotelli prenderá il posto di Pato mentre il Milan pensava di sostituire Robinho con Biabiany, giá richiesto al Parma. Anche se forse varrebbe la pena di rischiare con Niang, magari abbiamo davvero in casa un altro El Shaarawy. Ma non c’è fretta di saperlo.
C’è invece fretta di prendere un vice De Jong che purtroppo si è fatto male proprio quando sarebbe venuto il bello. Potendo solo sognare De Rossi non ci resta che attuare una soluzioni tampone tipo il caro e vecchio Palombo oppure tentare col Genoa la carta Kucka, visto che proprio ieri Preziosi ha tesserato Matuzalem. Ho idea che in quel ruolo non spenderemo una fortuna, mentre in difesa arriverá il rumeno Chiriches dalla Steaua. Partiranno in tanti da Traorè a Zapata, da Mesbah a Didac Vilá. E poi il nostro nuovo acquisto è il solito Ruud Sulley Muntari che continuo a vedere meglio da interno di centrocampo piuttosto che da playmaker basso. Nonostante le dichiarazioni ufficiali nel suo paese, Sulley, sentendosi in colpa per il modo in cui si era infortunato quest’estate, non ha insistito per andare in Coppa d’Africa e infatti non è stato convocato. Cosicchè potrá dedicarsi totalmente al Milan. Magari ricominciando a segnare dal 9 gennaio a Torino. Cosí, giusto per ricordare dove eravamo rimasti…