Lo dicono i numeri, lo mostra la classifica: il Milan è il fanalino di coda delle 16 qualificate agli ottavi di finale di Champions E’ chiaro ed inequivocabile, in negativo, il cammino europeo rossonero, che per strada ha raccolto (solo) 8 punti, frutto di due vittorie, due pareggi e due sconfitte. In qualsiasi altro girone la squadra di Allegri avrebbe raggiunto al massimo il terzo posto, in alcuni addirittura il quarto Ma c’è di peggio. Perché il Milan “vanta” anche il minor numero di successi e gol segnati (7 a pari merito con il Galatasaray): nessuno ha fatto così male. Un cammino da Europa League, una qualificazione da Champions.
Dopo i sorteggi di fine agosto il fattore “buona sorte” aveva sorriso al Milan, mettendolo a confronto con formazioni meno esperte e troppo alla portata, ma il girone C ha comunque sorpreso con il buon (ma per nulla imbattibile) Malaga primo e l’atteso ma deludente Zenit terzo. Nel mezzo si sono inseriti i rossoneri, che con entrambe hanno totalizzato 5 punti su 12. Decisivo il fortunato successo esterno in Russia per 2 a 3, fondamentale quello in Belgio per 1-3. Mal di San Siro, benedetta trasferta. Ed è triste dover sperare ancora nella “buona sorte” nel prossimo sorteggio del 20 dicembre.
Ma c’è un paradosso. Perché tra le 6 possibili avversarie del Milan negli ottavi, non ci sono solo squadre imbattibili. Lo Schalke 04 è il desiderio, ma non solo del Diavolo, Borussia Dortmund e Barcellona l’incubo. Pescando la squadra dell’ex Huntelaar, infatti, si parlerebbe di sfida alla pari e i quarti non sarebbe poi così lontani. E anche se di fronte ci fosse il PSG di Ancelotti, Thiago e Ibra la sfida si preannuncerebbe romantica e tutta da vivere. Se invece arrivassero Manchester United o Bayern Monaco servirebbe la classica impresa. Ma il Chelsea dell’anno scorso, anche se tecnicamente superiore al Milan di quest’anno, specie come spessore, dimostra di poter credere in qualche strano scherzo del destino.