Il ruolo di Noce, infatti, è quello di mezzala, uomo di corsa, di spinta ed inserimenti, ed era proprio partendo dal centro-sinistra che sfruttava le sponde di Ibra per andare con regolarità alla realizzazione. Allegri lo ha rispolverato nella trasferta di Napoli, la vera svolta della stagione in corso, piazzandolo alla sinistra di Montolivo e De Jong e costruendo, così, un centrocampo capace di abbinare tecnica, corsa ed interdizione, propenso al sostegno degli attaccanti e tenace nel coprire la difesa; un centrocampo, in poche parole, che si adatta perfettamente alle caratteristiche del numero otto rossonero, che con la ritrovata titolarità ha cominciato ad innalzare progressivamente l’asticella delle sue prestazioni, divenendo un leader per i nuovi compagni, di reparto e non.
Il punto più alto di quest’ascesa, l’ex Piacenza l’ha raggiunto nelle ultime due apparizioni, realizzando altrettante reti importanti: nella trasferta di Torino, a dire il vero, aveva preceduto il tutto con un grave errore, regalando a Santana il gol del vantaggio granata. Ma ad uno come lui, abituato a lottare, a battagliare e a non arrendersi mai, sono bastati poco più di venti minuti per rifarsi, e con gli interessi, fiondandosi su una corta respinta di Gillet e siglando il gol del sorpasso rossonero, che ha messo in discesa la strada per la sua squadra e gli ha permesso di scaricare finalmente tutta la tensione accumulata in tre mesi di impiego col singhiozzo. Ma “Schiaccia Noci” non aveva certo intenzione di fermarsi, ed ecco che, nemmeno il tempo di accorgersi dell’inizio del match, decide di aprire le danze contro il Pescara siglando dopo soli quaranta secondi il gol del vantaggio rossonero, sotto quella Curva Sud che lo ha eletto a idolo indiscusso e dal quale è uno dei più acclamati, dentro e fuori dal campo.
Dopo la sfida agli abruzzesi, però, Antonio, che è uomo di campo e sa che l’appagamento è il principale nemico di ogni calciatore, ha affermato: “Sono contento per il gol, ma vi prometto che il meglio deve ancora venire, sia per me, che per la squadra”. Parole melodiose per i tifosi rossoneri, che sanno che con un condottiero così, l’assalto alle parti alte della classifica sarà quanto mai vorace e determinato.
This post was last modified on 18 Dicembre 2012 - 15:55