Dire che questo rientro è importante, sarebbe sminuire questa che è una gran bella notizia per il tecnico livornese, che non ha in rosa un giocatore dalle stesse attitudini; il centrocampista di Caravaggio, infatti, è stato un po’ l’emblema della rinascita del Milan. A partire dalla trasferta di Napoli ha cominciato ad entrare maggiormente nel vivo dei meccanismi della manovra rossonera, dalla quale era sembrato un po’ avulso nelle prime uscite stagionali, sicuramente non favorito da un modulo, il 4-2-3-1, che lo vedeva obbligato ad un lavoro più di contenimento che di proposizione. Nel momento in cui si è passati a una mediana a tre, l’ex Fiorentina, sfruttando le capacità di Nocerino e De Jong, mediani veri, ha potuto dedicarsi completamente a quello che gli riesce meglio, dirottando tutte le sue energie e la sua lucidità alla costruzione del gioco rossonero, che ora passa inevitabilmente dai suoi sopraffini piedi. Di questa situazione, ovviamente, beneficeranno gli attaccanti del Milan e, nello stesso tempo, si avrà una buona, quanto sinora poco sperimentata, soluzione finalizzativa nel tiro dalla media distanza, una delle specialità del centrocampista toscano, come testimoniato dalla rete contro il Chievo.
Contro gli uomini di Bergodi, Montolivo sarà affiancato, visto il brutto infortunio occorso a De Jong e al graduale rientro di Muntari, da Nocerino e capitan Ambrosini e dovrà condurre il Milan, anche nell’ultimo match del 2012 contro la Roma, a due risultati positivi, che lo avvicinerebbero ancora di più alla zona – Europa, cui bisognerà dare l’assalto decisivo nella seconda parte del campionato.