“Tutti possono dare il loro apporto, ma se devo sceglierne uno, dico Verratti. Avevo sentito parlare di lui, ma non l’avevo mai visto giocare perché era in Serie B. Sono d’accordo su tutte le cose positive che si dicono di lui, anzi, direi che è anche meglio di quello che si pensa“. In un’intervista, rigorosamente in inglese (“ancora non parlo francese, ma prometto di impararlo“), alla televisione ufficiale del Paris St. Germain, Zlatan Ibrahimovic si lascia andare a grandi elogi verso il suo compagno di squadra, ex Pescara, che nelle ultime partite è stato mandato in panchina da Carlo Ancelotti.
Fra Ibra e Verartti l’intesa sul campo è nata subito, fin da quando il ragazzo abruzzese, con uno splendido assist, regalò una palla-gol che lo svedese prontamente trasformò in rete nel primo 4-0 stagionale del PSG, contro il Bastia. “Marco sarà un giocatore molto interessante – dice ancora ‘Ibra’ su Verratti – e per il Psg è stato un ottimo investimento: ha un talento enorme e bisogna solo dargli il tempo per crescere. Nessuno dovrebbe dimenticare che ha appena compiuto vent’anni“. Sul campionato francese, in cui è arrivato l’estate scorsa proveniente dal Milan, Ibrahimovic dice che “La Ligue 1 è un torneo molto fisico. Può migliorare, come tutti gli altri tornei europei. Ma siamo qui apposta“.
Infatti a far crescere il movimento contribuisce il PSG. “Ora i tifosi vengono a vedere una grande squadra con giocatori fantastici – sottolinea lo svedese -, e si divertono. Due anni fa non era così. Io voglio vincere qui come ho vinto in altri Paesi. L’obiettivo personale? L’anno scorso ho segnato 28 gol al Milan, devo farne almeno 29 per esser soddisfatto. Il primato di 37 gol di Carlos Bianchi? I record sono fatti per essere battuti”. Un po’ di autoironia per dire che gli piace la sua marionetta nel programma satirico ‘Les Guignols’, gli Sgommati francesi: “L’ho vista, è divertente. Dicono che se hai un pupazzo sei importante. Fiero di averne uno, allora“.