La terza edizione dei Globe Soccer Awards, tenutasi ieri a Dubai per il 2012, è stata l’occasione per Umberto Gandini, direttore organizzativo del Milan, per fare un bilancio dell’annata rossonera che si sta per chiudere, con il mercato in primo piano: “Galliani è in Brasile come ogni anno per trascorrere le vacanze, poi ci sono delle coincidenze che le fanno diventare anche un motivo di lavoro: lo è stato per Ronaldinho, lo sarà per Pato e Robinho. Pato è uno dei più grandi giocatori giovani che ci sono in circolazione, il Milan ha fatto molto per lui ma forse lui non ha più motivazioni da noi e vuole ricominciare dal Brasile. Se partirà anche Robinho prenderemo un sostituto all’altezza e resteremo competitivi, Galliani su questo è stato chiaro”.
Quello del 2012 è un Milan abituato agli adii, sulle cessioni della scorsa estate Gandini fa chiarezza: “Ci siamo accorti dell’importanza di Ibra per quanto migliorava la squadra, ma senza di lui El Shaarawy ha avuto più spazio ed è stato sicuramente positivo per la sua crescita. Thiago Silva? E’ il più forte difensore del mondo, mi auguro che un giorno possa ritornare nella squadra che lo ha consacrato. Scudetto? Non siamo tagliati fuori, dobbiamo affrontare partita dopo partita con voglia e determinazione”.
E ora di corsa verso il nuovo anno, con il progetto giovani, con El Shaarawy al centro, da portare avanti e la sfida con il Barcellona che fa sempre discutere: “Dopo parecchio termpo abbiamo la fortuna di avere in campo giocatori provenienti dalle giovanili del Milan come Abate, Antonini, Ambrosini e De Sciglio – ha spiegato Gandini a TMW -. Anche El Shaarawy può essere considerato un nostro prodotto, è unico e ha qualità straordinarie: resterà al Milan a lungo. Barcellona? A Rosell ho fatto gli auguri perché vinca la Liga, per quanto riguarda la Champions lasciamo fare al fato”.