Dal nostro inviato in “Lega Serie A” Riccardo Vetere
A tenere banco, però, ci sono pure le polemiche degli etnei per l’arbitraggio di venerdì scorso: “L’anno scorso a Catania ci lamentavamo noi come il gol di Robinho. Poi vedo che c’era un rigore grosso su Nocerino, ma i giornali non ne parlano. E l’espulsione di Barrientos non era certo colpa del Milan. Regalo di Natale? Una squadra di calcio deve essere fatta con criterio non in base ai regali”.
Ma è il mercato ad animare il dibattito, visto che manca meno di un mese all’apertura della sessione invernale: “Siamo in trentadue: se non esce nessuno non arriva nessuno, prima si vede poi si compra, altrimenti si resta così. Bisogna scendere a 26-27 giocatori, siamo veramente tanti. Se non escono cinque giocatori non entra nessuno”. Quindi i singoli, come Robinho: “Il Santos è interessato a lui, vedremo. Lo ha chiesto Neymar? Può dire ciò che vuole se lo vuole lo paghi lui. Neymar insieme ad El Shaarawy sono i 20enni più forti che ci sono. Sarebbe bello una coppia El Shaarawy-Neymar”. Poi il capitolo relativo a Mario Balotelli: “E’ solo un fatto sentimentale”. E su Alexandre Pato: “Non ci sono richieste per i nostri giocatori in questo momento. Credo che stia guarendo, tutto chiarito con il suo agente. Berlusconi ha detto che non si è mai pentito del mancato acquisto di Tevez? Non ho nulla da dire quando parla il presidente, non commento le sue parole”.
Ovviamente non mancano i commenti sulle visite di Silvio Berlusconi a Milanello: “E’ una grande speranza che il presidente vada tra oggi e domani a Milanello in vista dello Zenit. Il presidente non è un talismano, lui è un forte motivatore di persone. Ho iniziato a lavorare con lui nel 1979 e ricordo bene negli anni ottanta le grandi motivazioni”. Infine Ibrahimovic: “Non lo sento, non l’ho più chiamato. Sento tutti gli altri, ma non Ibra”. E sulla gara di domani sera contro i russi dello Zenit: “Ho inviato ad Ambrosini e all’allenatore la storia del Milan che in questi anni già da qualificata alla sesta gara di Champions abbiamo fatto una vittoria, due pareggi e cinque sconfitte. Quindi non va bene, bisogna giocare per la vittoria per due motivi: guadagnare un milione in caso di successo e per i due punti nel ranking della squadra e del paese. Ho mandato un riepilogo del passato ad Ambrosini che oggi è passato in sede”.
E sul mercato si parla ancora del riscatto di Kevin Constant. A tal proposito ha parlato oggi il procuratore del giocatore, Oscar Damiani: “So che c’è una buona condizione per il riscatto, magari si metteranno d’accordo Galliani e Preziosi..”. Quasi a dire: questione di formalità.
This post was last modified on 3 Dicembre 2012 - 22:36