Galliani farà il mercato per il 2° posto. Obiettivi: Balo e Chiriches, con il ritorno del Comandante

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A Roma si può anche perdere ma non cosí! Non facciamoci rovinare il Natale da questa sconfitta dopo una rinascita cosí inattesa, repentina ed entusiasmante. Ma l’atteggiamento festaiolo o “natalizio”, per usare la definizione di Allegri, col quale siamo scesi in campo all’Olimpico è inaccettabile.

La squadra aveva la settimana intera per preparare la sfida contro gli uomini di Zeman, quella del possibile sorpassso, quella del definitivo rilancio in zona Champions. E invece è stata una settimana all’insegna delle premature e fallaci celebrazioni, degli anticipati festeggiamenti natalizi e degli addiii annunciati (leggasi Pato e Robinho). Il risultato è stato da un parte una Roma determinata, concreta e attenta, nonostante il DNA zemaniano. Dall’altra un Milan “montato” e consapevole di una forza che ancora non ha. Distratto e fragile come ad inizio stagione.

Le quattro vittorie di fila hanno fatto male alla testa di giocatori che ancora non hanno equilibrio e maturitá necessari per essere definiti “da Milan”. L’aria vacanziera ha fatto il resto, come spesso accade in casa Milan. Ma tutto questo non è accettabile. Non è accettabile prendere il 14esimo gol su calcio piazzato. Non è accettabile prendere tre gol di testa. Non è accettabile regalare per tre volte all’avversario la palla del 3-0 perchè si palleggia allegramente in area di rigore. E soprattutto non è accettabile che dopo la peggior prestazione della stagione e dopo quattro pesanti sberle ci siano giocatori che se ne tornano sereni negli spogliatoi come se niente fosse successo. Non sono accettabili sorrisi e auguri spensierati dopo questa figuraccia. Tanto sono piú importanti le vacanze di Natale dei quattro regali fatti alla Roma. No, non si fa cosí. Il Milan deve essere un’altra cosa. E questi ragazzi lo devono imparare molto presto. Lo si può accettare da Robinho, che ha giá la testa al Santos e forse non andava nemmeno fatto giocare, cosiccome Pato, professionista dello scarso attaccamento alla maglia. Ma dagli altri no. Soprattutto da chi ha una carriera davanti e da chi dovrebbe ringraziare il cielo di vestire questa maglia.

Per tutti questi motivi non dobbiamo dimenticare questa batosta con la quale chiudiamo il 2012, l’anno delle occasioni perse e dei calcoli sbagliati, dal mancato scambio Pato-Tevez allo scudetto regalato alla Juve. Il ritorno di Muntari e della sua grinta é l’unica nota positiva della serataccia romana. Ci servirá tantissimo. Proprio a Roma solo un anno e mezzo fa festeggiavamo il 19esimo e sembrava il primo di una lunga serie e invece da Roma dobbiamo ripartire da zero nel 2013. A testa bassa.

Tra le occasioni perse di questo 2012 rimane per me anche la concreta possibilitá di buttare fuori il Barça dalla Champions. In quella settimana maledetta di aprile tra Catania-Barcellona-Fiorentina abbiamo buttato via la nostra stagione. Con un pizzico di attenzione in piú potevamo davvero fare l’impresa. Quest’anno sará molto piú complicato anche perché i blaugrana si giocheranno gli ottavi senza nemmeno l’ansia del testa a testa col Real in campionato. E poi noi siamo molto piú indietro dell’anno scorso. In ogni caso ce la giochiamo, é pur sempre il “derby del mondo”, con dentro 11 Champions League in due. Anche un’eliminazione servirá a far crescere questo gruppo tutto nuovo.

Quindi non pensiamo troppo al Barça e concentriamoci sul secondo posto, obiettivo che sembrava irraggiungibile e che invece é diventato credibile. Questo non significa che ce la faremo, ma almeno possiamo provarci. Certo non con la testa di Roma però. Per il secondo posto Galliani fará il mercato di gennaio. Un mercato in cui finalmente potremo tornare a spendere perché con un nuovo esercizio di bilancio il nostro azionista di maggioranza ha superato la “secca” di questo annus horribilis 2012. E allora un grazie e un in bocca al lupo di cuore a Robinho, campione dal sorriso perenne (a volte troppo…) che ci ha aiutato a vincere uno scudetto e un mesetto fa ci ha portato lo scalpo della Juve come regalo d’addio. Soltanto un “prego” a Pato, la piú grande delusione degli ultimi anni. Bravissimo a sprecare il suo infinito talento e attaccato alla maglia quasi quanto il suo “mentore” Leonardo. Al loro posto spazio al Balotelli vero e a quello di Francia. É vero che Marione é una testa matta, ma ha i mezzi per essere uno dei primi 5 attaccanti al mondo. E poi a differenza di Pato ha voglia e non vede l’ora di indossare la nostra maglia.

Cosiccome il Comandante Van Bommel che ha chiesto di tornare 6 mesi per sostituire De Jong. Accogliamolo a braccia aperte anche se non é proprio in linea con il progetto young. Per lui possiamo fare un’ eccezione semestrale. E poi concentriamoci su sto benedetto difensore centrale che dovrebbe essere il rumeno Chiriches. Da questo mercato di gennaio forse non uscirá la squadra che arriverá seconda quest’anno ma deve uscire quella che tornerá a lottare per lo scudetto a partire da settembre. Se possibile con gente che tiene a questa meravigliosa maglia e che lotta davvero.

Su la cresta caro vecchio Milan e cancelliamo in fretta questo 2012.

Buon Nataleng a tutti!

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