L’esonero è stato ad un passo, dopo la Fiorentina la panchina del Milan era traballante e in discussione come non mai ma, anche in mancanza di alternative convincenti e con poco denaro a disposizione, Berlusconi e Galliani si sono fidati, ancora.
E così Massimiliano Allegri ha incassato una nuova conferma, una decisione che, a più di un mese di distanza, il Conte Max a Sky ricorda come fosse ieri: “Dopo la sconfitta con la Fiorentina non ho temuto: mi chiamò Galliani dicendomi che c’era il presidente che aveva bisogno di parlarmi, ma non per un esonero, ma per capire uscire da questa situazione. Gli spiegai che ero sereno e che la squadra si sarebbe ripresa. Credo che la società sia stata molto brava, anzi eccezionale perché nel momento di difficoltà potevano cambiare allenatore: mancavano i risultati e quando mancano i risultati è l’allenatore quello che paga”.
Invece no, Galliani lo ha difeso e Berlusconi sollecitato a fare meglio. Da lì in poi i rossoneri hanno cambiato marcia, recuperando qualche punto alle prime della classe ed acquisendo sempre più convinzione nei propri mezzi: “Sono sicuro che la squadra farà un ottimo girone di ritorno: non abbiamo niente da perdere perché siamo indietro e sarà fondamentale vincere con il Siena – spiega Allegri –. Sappiamo che non possiamo in un mese, o in una partita, sistemare il campionato: da qui fino a fine febbraio abbiamo delle partite importanti per cercare di dare una sistemata alla classifica e poi fare gli ultimi due mesi nel migliore dei modi, per avvicinare le prime. Credo che questi punti che abbiamo di ritardo, siano già meno rispetto a quelli che avevamo prima”.
Preparare il 2013 a testa alta, tra mercato e traguardi già raggiunti: “Aver passato il turno in Champions è stato importante e non era per niente facile al contrario di quello che si diceva – sottolinea l’allenatore toscano –, il Malaga veniva descritta come una squadretta quando non era così. Mercato? A centrocampo non c’è bisogno di acquisti perché abbiamo dei ‘finti’ attaccanti che possono scalare in mediana. Aspettiamo di vedere quello che succederà con Pato e Robinho per poi decidere come intervenire”.