Coppa Italia dove ti metto? È sempre stato questo l’amletico dubbio che ha accompagnato gli anni dell’era Berlusconi, tanto è vero che l’unico successo è datato 2003. Competizione bistratta perché, mal costume tutto nostro visto che, per fare un esempio, ieri in Copa del Rei il Barcellona schierava i vari Messi e Xavi, tutti guardano a Champions e Serie A. Eppure quest’anno potrebbe (o dovrebbe) essere diverso.
Il motivo di ciò è semplice: la poca amata coppa, ad oggi, con una distanza bella consistente dalla vetta della classifica della Serie A e tante, troppe minaccie per il sorteggio agli ottavi dell’Europa che conta, resta l’obiettivo più raggiungibile. E allora perché non crederci? Senza turn over, con i migliori 11 e pochi esperimenti. Il post Reggina (qualora il Milan questa sera dovesse vincere) si chiama Juventus e lì, con i campioni d’Italia in carica, non si potrà di certo parlare di partita di poco conto.
Probabilemente non ci sarebbero i carri festanti in Duomo con tanto di piazza piena, ma bisogna contare che per questo Milan giovane, fatto dai vari El Shaarawy e De Sciglio, arrivare fino in fondo rappresenterebbe davvero un ottimo inizio. Coppa Italia quindi come apri-pista per il nuovo progetto rossonero. Da qualche parte si deve pur iniziare e, si sa, chi ben comincia…
This post was last modified on 12 Dicembre 2012 - 23:22