Un discreto Diavolo consolida il 2^ posto. La crescita continua

Non è arrivata la tanto sospirata vittoria di Champions e la qualificazione rimane a rischio. Detta così, sembrerebbe ci sia poco da salvare nel match di questa sera contro il sempre più concreto e via via meno sorprendente Malaga. Tuttavia, la squadra di Allegri ha dimostrato di continuare in quel percorso di crescita intrapreso qualche settimana fa.

Esclusi i primi 15 timidissimi minuti di gioco, infatti, i rossoneri hanno mostrato sprazzi di buon gioco, intervallati, però, da alcuni errori e amnesie, come nel caso del gol subito a primo tempo quasi scaduto, dove la retroguardia milanista avrebbe potuto fare molto meglio. Soprattutto nel corso del primo tempo, comunque, i ragazzi di Allegri hanno fatto vedere le cose migliori, con una buona rapidità di manovra e una discreta qualità di gioco.

Merito principalmente della velocità e freschezza atletica di Emanuelson e della ritrovata verve di Bojan, sicuramente il più in palla dei suoi nella prima frazione di gioco. “Assente”, invece, El Shaarawy, che, rispetto alle ultime apparizioni, ha toccato pochissimi palloni. Nel complesso, dunque, un Milan che avrebbe meritato di chiudere forse in vantaggio la prima frazione di gioco, si ritrova paradossalmente sotto al primo vero errore.

Nel secondo tempo non arriva la reazione attesa e i primi 25 minuti scorrono con un Milan che tiene in mano il pallino del gioco ma che non riesce ad affondare il colpo. Fino al 74’, quando una doppia luce piomba improvvisamente su San Siro. Un fino ad allora pasticcione Costant scodella dalla sinistra un ottimo pallone sul quale si avventa un fino a quel momento invisibile Pato. È pareggio.

La rete rivitalizza i rossoneri, che cercano con molta insistenza, ma poca convinzione, il gol di una vittoria che avrebbe significato fine totale della crisi. La rete, però, non arriva, e l’undici di Allegri si deve accontentare di un pareggio che serve soprattutto al Malaga per ottenere una storica qualificazione, mentre ai Diavoli permette di mantenere il secondo posto, che però dovrà essere conquistato con le unghie e con i denti nelle ultime due partite del girone. In ogni caso, il treno della crescita, pur viaggiando a velocità rallentata, sembra proseguire sui giusti binari.

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