Un sospiro di sollievo, un occhio alla classifica e il Milan è qualificato agli ottavi di Champions League. All’inizio sembrava scontato, poi a tratti complicato, infine è subentrata l’ansia da prestazione. Ma i rossoneri passano il turno. 1 a 3 esterno all’Anderlecht e secondo posto sicuro. Girone C, la notte dei verdetti: Malaga primo, poi il Milan, Zenit (a sorpresa) e Anderlecht eliminate.
Un brutto primo tempo quello che la squadra di Allegri ha disputato in Belgio, uno dei più sottotono, con pochissime azioni d’attacco, solo nei primi minuti, e tanta sofferenza con qualche rischio in difesa. Troppo poco. Dopo i soliti primi 45 minuti in sordina, il secondo tempo in netta crescita. 3 reti fatte, 1 subita e vittoria meritata. Nella ripresa il Milan scende in campo con coraggio, personalità e giocate di classe. El Shaarawy fenomenale, Mexes pazzesco (ma infortunato con una distorsione al ginocchio), Pato da Champions.
Sono 13 su 19 i centri del Faraone, Nazionale compresa, da inizio anno: semplicemente un mostro. La rovesciata del difensore francese, invece, è una perla magistrale che verrà ricordata negli anni: controllo e rovesciata al volo dal limite dell’area che si infila nell’angolino, da cineteca. E’ anche l’Europa del Papero che, dopo Malaga, ha inciso anche a Bruxelles con un tocco facile ma importante per il morale. I sorrisi ci sono.
Una qualificazione non certo trionfale, frutto di (soli) 8 punti sui 15 disponibili, di due vittorie, due pareggi e una sconfitta: un cammino pieno di ostacoli, ma è bastato. Centrato il primo vero obiettivo stagionale, preteso da Galliani e raggiunto da Allegri. Bicchiere mezzo pieno, almeno per una notte, dopo questa notte di Champions, di Europa, di Milan. Di qualificazione.