Per una grande notte da Champions serve la sveglia dei campioni veri o presunti

A. Sironi – Caporedattore SpazioMilan.it

Venduti i top player numero uno in estate si è fatto presto a fare la conta dei campioni rimasti in rosa. Tutti concordi nell’affidare a Mexes la palma di leader difensivo, a Boateng (e poi anche a De Jong, indicato in tal modo dallo stesso Adriano Galliani) quella del centrocampo, alla coppia brasiliana Pato-Binho, infine, sarebbe dovuto andare il dominio del reparto avanzato. Ad oggi però queste previsioni sono state completamente disattesetanto è vero che a prendere per mano i reparti sono stati i vari Bonera (difesa), Montolivo (centrocampo), El Shaarawy (attacco).

Tra problemi fisici e difficoltà d’attamento, quei giocatori, trattenuti con un grande sforzo economico dovuto ai loro ingaggi consistenti, non hanno ancora ripagato chi ha puntato su di loro. Ma da questa sera per loro potrebbe esserci una svolta: c’è la Champions e una qualificazione agli ottavi in palio. Fare la prestazione nell’Europa che conta vorrebbe dire elevarsi nuovamente ai livelli a cui un tempo ci avevano abituato.

Mexes alla Roma, in coppia con il nerazzurro Chivu, aveva espresso un potenziale che solo in pochisismi possono vantare. Elegante e preciso, a volte un po’ narcisista ma comunque uno fuori dal comune. Kevin Prince Boateng lo ha plasmato lo stesso Allegri: lo abbiamo visto correre, ringhiare sulle caviglie altrui e segnare gol incredibili come quello al Barcellona nella scorsa edizione della Champions. Il De Jong del City (che ancora in Inghilterra rimpiangono) non si limitava al passaggio corto. E che dire di Pato e Robinho? Il primo preso a suon di milioni per costruirci un futuro da giganti, il secondo per fare da spalla extra lusso. Due da nazionale brasiliana, da esperienza in Europa e tanti, troppi gol alle spalle per non poter fare la differenza anche nel Milan del presente.

Li chiamavamo top player (sembra una vita fa), ora quantomeno tornino ad essere campioni!

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