Ma quello ammirato oggi, condizionato da una serie di infortuni elevati alla n, è solo lontano parente da quello che scorazzava leggiadro tra le difese avversarie, che faceva ammattire i difensori con il suo cambio di passo e la sua tecnica sopraffina, e che segnava gol a raffica contro tutto e contro tutti. Un giocatore involuto, lontano chiaramente dai meccanismi di gioco, svogliato, a tratti fastidioso, poco grintoso e sufficiente e altre caratteristiche che purtroppo collidono con le necessità di un Milan sempre più alla ricerca di un boa offensivo. Tanto vituperato dai tifosi, il giocatore brasiliano sembra ormai essersi smarrito e difficilmente recuperabile, e il crollo delle sue prestazioni coincide inesorabilmente soprattutto da quel giorno di Gennaio, già accasato al Psg ma poi clamorosamente fallito.
Le ultime apparizioni sono segno evidente di un giocatore che centra poco con quello che cerca il Milan, eccezion fatta da quello specchietto per le allodole rappresentato dal gol contro il Malaga che avrebbe riacceso una scintilla, e trainato anche da una vena di supponenza come quella adoperata in occasione del rigore tirato alle stelle contro la Fiorentina. Le responsabilità se le è sempre prese il nuovo numero 9 rossonero e addirittura contro rilancia: ” Se ricapita, lo ritiro, non ho paura“. Fatto sta che da quel match, il tecnico Massimiliano Allegri sembra preferirgli addirittura il redivivo e bad boy Niang.
Non se la passa bene Pato. Da indiscrezioni dell’ultima ora il giocatore però dovrebbe partire titolare stasera a Bruxelles nella delicata sfida di Champions contro l’Anderlecht, così come confermato anche dallo stesso tecnico nella classica conferenza stampa di vigilia. Pato ha bisogno di giocare, ha bisogno dei tifosi e del Milan. E il Milan ha bisogno del Pato dei tempi migliori!
This post was last modified on 21 Novembre 2012 - 18:02