Sarà una stagione mediocre, caratterizzata da una folle alternanza tra buoni momenti e clamorose battute d’arresto. Per superare gli imbarazzi di una squadra che è sicuramente migliorata molto negli ultimi due mesi, ma che è ben lontana da poter essere definita matura, il Milan dovrà aggrapparsi alle risorse di cui è sicuramente dotato e che non rispondono certo soltanto al nome di El Shaarawy.
Il piccolo Faraone è largamente il capocannoniere rossonero (8) e il giocatore che più è risultato determinante in ogni risultato positivo della formazione di Allegri, ma proprio quando il savonese ha mostrato i primi segnali di stanchezza (e infatti è stato sostituito contro il Malaga) un altro giocatore molto atteso ha cominciato a dare primi segnali incoraggianti.
Già in evidenza nel 2-2 di Palermo, Bojan è stato impiegato da titolare in casa contro il Chievo, ripagando Allegri con il suo primo gol stagionale in rossonero. Col Malaga poi è stato uno dei migliori e a mio avviso ha disputato una prestazione ancor superiore (qualità, quantità e sacrificio) a quella dell’uomo del pareggio provvidenziale Pato, instancabilmente molle e svogliato. Ora occorre puntare anche sullo spagnolo, due anni più ‘vecchio’ di El Shaarawy ma pronto a riproporre quello che nella sua carriera non è mai mancato.
Blaugrana dall’età di otto anni, può vantare una lontana parentela con Messi, ed è stato il miglior finalizzatore della Cantera, con 648 reti in otto anni, oltre che secondo giocatore più giovane a segnare in Champions League, dopo un certo Andriy Shevchenko. Da non sottovalutare ciò che ha invece fatto con la prima squadra del Barça: 163 presenze con 41 gol ricavati per lo più da scorci di gara e comunque sempre nell’ombra di campionissimi come Messi & Co. . E’ arrivato il momento di dargli spazio e far fiorire il suo talento.
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This post was last modified on 9 Novembre 2012 - 15:35