“Sarà strano, sarà diverso. Io lì sono stato il capitano di un gruppo speciale, che stavolta proverò a battere. Peccato essersi lasciati male – spiega oggi il centrocampista alla Gazzetta della Sport -. Il mio rammarico è che due anni fa non riuscii mai a parlare direttamente con la proprietà. Ho sempre parlato con la dirigenza, con cui avevo problemi: se ci fosse stato un colloquio con i Della Valle le modalità sarebbero state diverse. Ora comunque sono felice di essere nel club più grande di tutti. Spero di godermi molti anni in rossonero”.
“Mi hanno fischiato per una stagione intera e penso continueranno a farlo, ma la gente per strada mi è sempre stata vicina – racconta ancora Montolivo -. Se dovessi segnare non esulterò per rispetto di una squadra e di una città a cui ho voluto bene”.
Ma è ora di guardare al presente: “Nel 4-2-3-1 mi trovo bene. Meglio col doppio mediano che in un centrocampo a tre. E’ la mia posizione naturale. Il trequartista? Non è il mio vero ruolo. Solo che in carriera ho ricoperto tutte le posizioni e allora a volte passo per uno che non ha collocazione. Un equivoco che va avanti da anni”. Il derby contro l’Inter è stata “la prima partita in cui s’è visto il vero Montolivo. Poi ho mantenuto continuità, sia in azzurro sia in rossonero, trovando anche il gol. In realtà, l’avevo trovato pure nel derby, ma me l’hanno annullato e il motivo continua a non essermi chiaro. C’è ancora rammarico, sì. Vuol dire che ci riproverò al ritorno. Comunque vedere l’Inter al secondo posto per noi è di grande stimolo, perché non siamo inferiori ai nerazzurri”.
E per il futuro? “Siamo una squadra in crescita, d’ora in avanti vedrete un Milan diverso. Possiamo uscire bene da questa partenza a handicap e diventare competitivi, formando un corpo unico con l’allenatore. Allegri comunque sa cavarsela da solo, ha un carattere che gli permette di superare tutte le critiche”.
This post was last modified on 10 Novembre 2012 - 09:47