Dopo la bella prestazione, i gol e la vittoria di sabato contro il Chievo, per il Milan arrivano buone notizie anche per quel che riguarda il recupero di giocatori importanti. Kevin Prince Boateng, forse il giocatore più discusso di questo primo scorcio di stagione rossonera, è tornato in campo nella gara contro i clivensi e quindi è pienamente recuperato. Meno pronto già per il Malaga (vista l’assenza più lunga e la non convocazione precauzionale contro i veneti), ma completamente a disposizione di Allegri, invece, Robinho.
Sicuramente due pedine importantissime per la squadra, due soluzioni di valore assoluto (a patto che siano loro e non la loro sbiadita brutta copia), due giocatori che possono essere l’arma in più per qualsiasi squadra. Due frecce in più nel campionario di Max che, se si continua con il 4-2-Fantasia che tanto ha funzionato nell’ultima gara e mezza, potrebbero rappresentare soluzioni e alternative importanti per il Diavolo. Quando si gioca ogni tre giorni e con un modulo così dispendioso, poi, c’è bisogno di forze fresche e di poter alternare i tre dietro la punta a seconda delle esigenze e del contesto. Va anche considerato, inoltre, che sia Binho che il Boa possono sistemarsi da rifinitori dietro la punta, o partire dall’esterno.
Ma poi c’è l’altro lato della medaglia. In questo momento El Shaarawy non si tocca (e ci mancherebbe altro) ed il posto largo sulla sinistra nella prima linea rossonera è solo suo. Emanuelson continua a fornire prestazioni importanti, corre tanto e ci mette qualità e dimostra che, se schierato in una posizione più consona alle sue caratteristiche, è un giocatore importante. Bojan sta finalmente convincendo ed è stata la vera sorpresa in positivo degli ultimi 120′ incoraggianti dei rossoneri. Sempre utilizzato da esterno d’attacco, come gli succedeva pure a Roma, o in qualche occasione anche da ‘falso nueve’, lo spagnolo ha messo un punto esclamativo con le sue prestazioni da rifinitore centrale dietro l’attaccante.
Il dilemma ora è che ne sarà di Boteng e Robinho? Si accomoderanno in panchina,accontentandosi di entrare a partita in corso o si tornerà a puntare su di loro accantonando chi ha permesso alla squadra di esprimersi finalmente al meglio? Le risposte ce le dovrà dare il Mister che si trova potrà trovare di fronte ad un bivio: tenere in panchina due ‘prime donne’ andando in contro ai loro malumori o metterli in campo rischiando però di rovinare la macchina perfetta (almeno dalla cintola in su) che si è vista nell’ultimo match.