Invece, dopo un ottimo precampionato, il brasiliano si è subito infortunato alla prima giornata contro la Samp e da lì praticamente non c’è mai stato. Qualche spezzone di gara al rientro contro Parma ed Inter e di nuovo noie muscolari. Ora, da qualche partita, sta cercando di recuperare condizione e ritmo gara e lentamente ci sta riuscendo. Fin qui solo degli spezzoni, ma quello a Napoli è stato decisivo. Un assist al bacio per il raddoppio di El Shaarawy e poco più ma quel che basta per destare l’impressione che, Binho recuperato al 100%, possa dare tanto a questa squadra.
Il brasiliano è l’unico per caratteristiche che può fare il regista d’attacco di questa formazione e, sia con il 4-2-3-1 che con il 4-3-1-2, potrebbe essere una pedina preziosa. Da trequartista puro ed unico dietro alle due punte o in mezzo, ma anche largo, se si gioca con i tre trequartisti dietro l’attaccante. Bisogna ancora perfezionare i meccanismi in attacco (fase nella quale i rossoneri sono sembrati, El Sharaawy a parte, ancora non in grado di finalizzare la mole di gioco creata), magari non riproponendo più Boateng esterno destro, ruolo lontanissimo dalle corde del Tedesco-Ghanese, ma riportandolo in mediana ad aggiungere muscoli al centrocampo, ed inserendo un giocatore più fantasioso nel tridente. Magari proprio Robinho.
This post was last modified on 22 Novembre 2012 - 15:32