Un documentario, “Me, myself & Martin Laursen”, per raccontare i momenti più importanti della sua carriera calcistica conclusasi nel 2009. Un documentario in cui ricordare momenti belli e momenti brutti, esperienze positive e negative, tra le quali una parentesi rossonera non propriamente stellare. Per Martin Laursen, dunque, è giunto il momento di raccontarsi.
Come ben ricorderete, il difensore danese ha militato in maglia rossonera tra il 2003 e il 2004, per poi esser ceduto all’Aston Villa nella stagione succesiva.
Pur avendo vinto tantissimo (Champions League, Supercoppa Europea, Coppa Italia e campionato), però, il giocatore non ricorda affatto con piacere quegli anni italiani: “La mia autostima in quel periodo era molto bassa: pensavo di non esser bravo abbastanza, non stavo bene nello spogliatoio e non avevo rapporti con l’allenatore. Giocai l’ultima partita di campionato, sfida perfettamente inutile visto che scesero in campo soltanto coloro che non avrebbero giocato la finale di Champions League. Sapevo di esser un ripiego, Ancelotti non voleva che giocassi. Piacevo, però, a Silvio Berlusconi: sono sicuro che è stato lui a farmi arrivare fino alla panchina nella finale europea”.