La rinascita del Milan coincide anche con quella di Philippe Mexes, il difensore salito alle cronache per la prodezza balistica contro l’Anderlecht in Champions. Quando una rovesciata ti cambia la storia: da possibile partente il classe ’82 è diventato in pochi giorni il vero insostituibile della difesa rossonera.
La ritrovata condizione psico-fisica ha riportato alla luce “il problema” Mexes in patria. Con la nazionale il rapporto non è mai stato dei migliori: tante esclusioni, troppe delusioni e una quantità infinita di critiche. Le ultime quelle del neo ct Deschamps che in estate aveva parlato di un Mexes fuori forma e desideroso di cambiare aria.
L’intromissione non deve essere piaciuta al biondo centrale che a L’Equipe ha specificato: “Deschamps deve smettere di parlare di me e di dire che non mi convoca finché non sto bene. Lui non sa niente di me, non ho parlato con lui e invece si permette di dire cose che non hanno niente a che fare con la Nazionale. Non è assolutamente vero che volevo lasciare il Milan, io voglio stare qui e battermi per lasciare un segno del mio passaggio a Milano”. Per un rapporto che inizia, quello col Milan, uno finito ai minimi storici.