E’ stata presentata oggi a Milano a Palazzo Giureconsulti ”Sport Movies and Tv 2012 – 30th Milano International FICTS Fest”, ultimo atto del campionato mondiale di cinema, televisione e cultura sportiva. La rassegna si svolgera’ nel capoluogo lombardo dal 5 al 9 dicembre e vedrà l’intervento di molti protagonisti del panorama sportivo intercontinentale. Tra questi Filippo Inzaghi, premiato oggi con la “Excellence Guirlande d’Honneur FICTS”, riconoscimento che gli organizzatori assegnano a chi si è contraddistinto nel mondo sportivo, cinematografico e giornalistico. Ecco le parole di Pippo raccolte da SpazioMilan.it, presente sul posto, a margine della premiazione.
LE PAROLE DI INZAGHI IN PILLOLE
– Sul premio: “E’ un riconoscimento che premia l’eccellenza nello sport, quando smetti e vieni premiato per questo sei felice e orgoglioso. Sono contento di essere qui, i calciatori che hanno vinto questo premio, da Pelé, a Butragueno, a Rivera sono tutti altisonanti. Ho intrapreso questa strada di allenare i giovani del Milan ed è importante portare a loro certi valori“.
– Sull’avventura da allenatore: “Sono molto più sollevato, non pensavo fosse così bello, è stupendo stare a contatto con questi ragazzi, sentire che hanno voglia di apprendere. E’ stata un’uscita di scena meno indolore, essendo rimasto nel Milan, dove sento un grande affetto. Ci vengono a vedere in tanti tutte le partite. Sono contento di aver lasciato un buon ricordo in campo, ho intrapreso questa nuova carriera e piano piano vedremo cosa mi riserverà“.
– Sul futuro: “In questo momento non penso a questo (al futuro da allenatore in una grande, ndr), mi auguro di arrivare ad alto livello al momento giusto. Il mio segreto da calciatore è aver iniziato in C, passando poi in B e in A con l’Atalanta, prima di arrivare alla grande squadra con Juventus e Milan. Ho appena iniziato ad allenare, cercherò di portare avanti le mie idee e se avrò la grande opportunità cercherò di sfruttarla al meglio, ma le cose fatte per gradi penso siano le migliori“.
– Sul passato: “Provo nostalgia, ma conosco a memoria queste immagini (della finale di Atene, ndr), sono momenti passati e indimenticabili. In quella partita poi contro il Liverpool, non avendo giocato io due anni prima, resta la gara che tutti i milanisti ricordano e che ho nel cuore. Pensando al gruppo che eravamo penso ora che da allenatore bisogna essere fortunati a trovare un gruppo così, perché in quella squadra eravamo venti giocatori uno più forte dell’altro e uno più professionista dell’altro. Subito dopo aver vinto la Champions’ League c’era festa, ma stavamo già pensando alla Supercoppa Europea e poi al Mondiale per club, che infatti abbiamo vinto“.
– Su El Shaarawy: “Sono contento per la sua esplosione. Quando ad inizio campionato feci il suo nome sorpresi un po’ tutti, ho avuto un buon intuito ma non ci voleva molto. L’avevo visto l’anno scorso, è serio e s’impegna. Adesso arriverà il momento difficile perché tutti si aspettano molto, come è giusto che sia. Però lo conosco, so come vive il calcio e penso fara’ la fortuna del Milan“.
– Su Mastour: “Gioca con noi che abbiamo due anni in più, siamo molto contenti di averlo, dobbiamo farlo crescere con calma perché ha grandi qualità e mi auguro di farlo crescere nel modo giusto“.