Il primo argomento trattato ha riguardato l’obiettivo della stagione in corso: “Possiamo lottare per raggiungere le prime tre posizioni del campionato. Se non ce la facciamo, è un fallimento“. La seconda domanda ha riguardato la possibilità di vestire i panni di allenatore. Questa la risposta di Ringhio: “E’ ancora presto, fare l’allenatore è sicuramente un mio obiettivo, ma non nell’ immediato. Io non gioco per i soldi ma per le sensazioni che mi dà il campo, l’ adrenalina che ti dà questo sport“. E in merito alle motivazioni, così si è espresso: “Per me, ogni partita è una guerra. Mi piace combattere, senza fare del male a nessuno, è ovvio“. Ciò nonostante, Rino ha dovuto ammettere di essere che problemi all’occhio di cui è stato vittima lo scorso anno hanno ripercussioni sul presente: “Credo per uno come me, che ha una Miastenia oculare gravis che fa prendere cortisone e medicinali, sia molto dura giocare. Sfiderei chiunque a giocare ai miei livelli, prendendo queste medicine“.
E prima che l’intervista volgesse al termine, una battuta sull’idea di un ritorno al Milan: “Non penso proprio di tornarci. Sono un uomo di parola, ho preso un impegno con il Sion ad inizio stagione e non sono uno che abbandona la nave. Voglio aprire un ciclo qui“.
This post was last modified on 9 Novembre 2012 - 11:04