Alzi la mano chi ha creduto, il 31 agosto scorso, di essere di fronte al “migliore acquisto dall’estero del mercato”. Ci è voluto poco a ricredersi anche per i sostenitori del mastino Nigel, prelevato dal Manchester City per una cifra modesta di quasi 4 milioni e accompagnata da un contratto triennale fino al 2015.
La favola De Jong-Milan è cominciata con imbarazzo, l’olandese fin qui infatti non hai mai graffiato il Diavoloferito. La speranza è che, come tutte le favole, ci sia un lieto fine.
La frase “sotto processo” è quella di Adriano Galliani, pronunciata al termine di un mercato sconvolgente in uscita e timido in entrata, consolato ed euforico per aver acquistato un buon centrocampista, mai un fenomeno. Ma nemmeno il De Jong di oggi.
Impacciato, spaesato e senza mordente: il pallone d’oro dei passaggi all’indietro. Un primato invidiabile… Sì perché se osservato da vicino il numero 34 rossonero promette grinta solo dalla sua faccia scura, non dal carattere né dai piedi. Eppure quella cattiveria in Inghilterra e Nazionale si era vista e anche troppo. Difficile, anche se siamo solo a novembre, spiegare questa sua involuzione nell’ambientamento ancora in corso in una nuova squadra e nel nuovo campionato di Serie A: restando sulle favole, ne abbiamo sentite troppe di scuse così.
Semplicemente manca la condizione, colpevolmente non c’è coraggio. Ma Allegri di lui si fida e tranne le recenti settimane, De Jong è stato sempre in campo in questo Milan (11 presenze e un gol contro la Lazio), senza però lasciare il segno. Andrebbe bene anche un cartellino a questo punto…
Nessuna bocciatura definitiva, nessun giudizio affrettato, solo una constatazione doverosa di fronte ad un mediano che giocherà pur fuori posizione, il suo compito che riesce a svolgere al meglio è solo quello di recuperare qualche pallone e non impostare la manovra, ma al Manchester City le qualità non mancavano (ma non erano nemmeno così clamorose) ed è obbligatorio pretendere di più da lui. De Jong che appena arrivato a Milano aveva promesso di giocare con il cuore, mentre io aspetto ancora di vedere la personalità.