Errore di Mexes nell’intervento di testa al minuto 89, palla recuperata da Amauri che scambia di prima con Jovetic e poi conclude alle spalle di Abbiati per l’1-2 Viola e l’addio, non matematico ma quantomeno mentale, dello scudetto per i rossoneri. L’inizio della fine, l’errore individuale del difensore francese che condanna alla sconfitta la squadra, il crollo. Bandiera bianca. Ma quello era un altro Mexes: impreciso, disattento, non all’altezza, ma assolutamente non l’unico (nemmeno il primo) colpevole di quel tracollo quasi impossibile anche solo da immaginare.
Il Philippe che abbiamo imparato a conoscere quest’anno è invece quasi il contrario, più al servizio del gruppo e meno superficiale, autoritario e convincente. E’ cresciuto insieme al Milan, diventando quasi un punto di forza e di riferimento per Allegri. Quasi. Perché l’allenatore toscano fin qui, e con la Fiorentina succederà ancora, si è “divertito” a cambiare puntualmente la coppia difensiva per cercare di dare affiatamento ad un reparto ancora indietro di compattezza, esperienza e condizione. Ma il Mexes visto contro il Malaga e non solo, è cresciuto e ha meritato una promozione e qualche applauso e… andrà in panchina.
Sì perché Allegri sembra deciso a schierare Yepes al fianco di Bonera domenica, fermando, al momento, il miglior difensore centrale rossonero della stagione. Che Allegri non abbia dimenticato quel dannato 7 aprile 2012?
Intanto in queste ore sono rimbalzate alcune voci di mercato che vedrebbero Mexes verso la Francia, precisamente il Lille. L’ingaggio da 4 milioni fino al 205 però ha frenato le speranze del club francese, ma l’interesse c’è.
This post was last modified on 10 Novembre 2012 - 12:17