Riavvolgiamo il nastro del tempo e ritorniamo a martedi sera in quel di Palermo, stadio Renzo Barbera. Rewind. Sul risultato di 2-0 in favore dei rosanero, Allegri decide di buttare nella mischia un giocatore che, se non fosse stato per il risultato, probabilmente non avremmo mai potuto ammirare. Ha senso tutto questo? Panacea.
Trattasi di un tale Bojan Krkic, che con la sua leggerezza, il suo cambio di passo, la facilità di aggirare l’avversario anche quando è spalle alla porta, dà il là alla rimonta del Milan che, per poco, non culmina con un’insperata vittoria.
Non solo regala uno splendido assist a Montolivo il quale si ritova davanti lo specchio della porta difesa da Ujkani, ma si rende pericoloso in altre circostanze facendo venire il mal di testa a tutti i difensori siciliani. Nelle ripartenze diventa imprendibile e, come una lama nel burro, sguscia in velocità verso la porta avversaria così come in quell’occasione in cui, dopo essersi girato e aver saltato un uomo, sfodera un destro verso la porta dal limite dell’area. Fino ad ora era stato schierato poco il giovane spagnolo classe 1990, in ruolo magari non ben congeniale con le sue caratteristiche e qualità come quello della punta centrale. Vivacità, genio e sregolatezza, Bojan diventa imprevedibile tra le linee potendo svariare liberamente per tutto il fronte d’attacco, non dando un punto di riferimeno per le retroguardie avversarie.
Anche lui stesso conferma la sua posizione in campo: “Mi trovo meglio al centro, anche se al Barcellona ho giocato spesso come esterno d’attacco”. Forse tutti martedi sera avranno avuto la sensazione di aver trovato un uomo che, in tempi di crisi e mancanza di leader, può essere determinante. Caro signor Allegri, sabato contro il Chievo spazio a Bojan! Titolare ovviamente…