Per Nigel, l’olandese arrivato sul finire dell’estate come top player e tacciato, forse dopo troppe poche partite, come flop, l’ambientamento a Milanello è durato un po’ più del previsto. Nuovi compagni, nuova lingua e i continui cambiamenti di schemi non hanno favorito quel processo di crescita che solo ora si riesce a vedere. La prova fornita domenica, condita da sostanza e personalità, segue quella con Anderlecht che aveva già fatto capire quanto potesse dare l’ex City.
Più timidi, ma comunque rassicuranti i progressi del Boa. Dopo un inizio di stagione costellato da “prestazioni no” e stop per infortuni vari, qualcosa di buono lo ha fatto vedere anche il ghanese. Meno personalismi e più corsa, così lo vuole Allegri, così piace a Berlusconi. Fin qui ha pagato un ruolo completamente diverso rispetto a quello del trequartista, con la Juve ha iniziato ad interpretarlo meglio.
Ora, per entrambi, si cerca quel qualcosa in più per cui sono stati scelti. Al “Massimino” aspettano, già da questa sera.
This post was last modified on 30 Novembre 2012 - 20:16