Nuova posizione, nuovo numero di maglia e, soprattutto, nuove aspettative. Kevin Prince Boateng non ha iniziato la stagione nel modo migliore, per questo la pressione su di lui non accenna a diminuire: “E’ una stagione difficile per me, ma sono contento che sto migliorando. Devo continuare a lavorare sempre duramente. Mi manca tanto segnare, non mi interessa come farlo, ma voglio solo fare gol. Speriamo di segnare domenica, non so come esulterò, ma aspetto solo il momento di vedere la palla entrare in porta” ha ammesso a Milan Channel.
“Ho fatto due anni bene qui – ha continuato il ghanese – ora sono andati via grandi giocatori e su di me c’è grande pressione, come su tutta la squadra. Le critiche arrivano dalle persone che non ci sono vicine, chi ci sta accanto ci incita sempre”. Diversa invece la posizione di El Shaarawy, grande amico del centrocampista rossonero: “El Shaarawy sta disputando una stagione incredibile. Quando a inizio stagione non giocava bene gli ho detto di stare tranquillo e che tutto si sarebbe sistemato. Anche l’anno scorso gli avevo spiegato che sarebbe stata una stagione particolare per lui perché aveva grandi attaccanti accanto. Davanti alla porta ha una calma incredibile, alla sua età non l’ho mai vista in nessun giocatore, appena ha la palla giusta segna”.
Su Berlusconi (che domani sarà presente a Milanello): “Il Presidente è una grande persona, quando entra in una stanza tutto l’ambiente ne risente positivamente. Venerdì scorso ho parlato con lui 10 minuti e mi ha detto che crede in me e nella squadra. È importante per noi che ci abbia detto tante cose positive in un periodo non facile come questo”. Per quanto riguarda Allegri invece: “E’ una situazione difficile anche per Mister Allegri, ma ha sempre provato a essere positivo senza arrabbiarsi troppo. È stato bravissimo secondo me, era una cosa nuova anche per lui”.
Ancora dal punto dal suo personale punto di vista: “L’arrivo al Milan ha cambiato sicuramente la mia vita, sono stato fortunato ad arrivare in un grande club come quello rossonero. Il giorno in cui sono diventato ufficialmente un giocatore del Milan è uno dei più importanti della mia vita. Qui sono stato sempre bene con tutti, sia con i compagni che con tutto lo staff. Mi sento come a casa e questo è molto importante per me visto che non sono nato qui”.
Chiusura poi sulla partita di domenica contro la Juventus: “Dobbiamo pensare solo a noi e non alla Juve, è forte ma ogni partita è una storia a sé. Noi ci crediamo, non mi importa se segno io o Nocerino o El Shaarawy, l’importante è ottenere i tre punti”.