Nell’intervista, l’attaccante ha parlato della ricandidatura del presidente americano uscente Barack Obama (“mi piacerebbe incontrarlo“), del razzismo nello sport e dell’Italia, dove “nel 1990, quando è nato, solo un residente in Italia su cento aveva passaporto straniero. Ora sono uno su dodici“. Poi qualche aneddotto sui calci di rigore: “È un gioco psicologico fra me e il portiere. Io so come controllare il mio cervello. E quando il portiere si muove prima di me, significa che ha perso“. Quindi un sogno: “Vorrei essere ricordato come il giocatore più forte di tutti i tempi”.
Si parla anche della prossima paternità: “Mio figlio avrà bisogno di una madre (la compagna Raffaella Fico, ndr) capace di dire di no“, come ha fatto la sua mamma adottiva, Silvia, “perché io lo amerò così tanto che forse non sarò in grado di dirglielo“.
This post was last modified on 2 Novembre 2012 - 14:21