Abbiati 6,5: Fa il suo, blocca il risultato in un paio di occasioni con interventi decisi e decisivi. Amelia può restare in panchina…
Mexes 5,5: non proprio granitico, il francese pecca di disattenzioni in alcune occasioni.
Pazzini 6,5: Fa a sportellate, ma sembra avulso dal gioco. Alla fine ce la fa a siglare la rete dopo il digiuno che andava avanti dalla trasferta di Bologna. Mette anche lui timbro nella partita che potrebbe rappresentare la svolta.
Zapata 6: Meglio del compagno di reparto, cresce nella ripresa. Puntuale quando c’è da chiudere le incursioni di Pellissier e compagni.
Montolivo 7: Fa quel che può quando c’è bisogno di manovrare, ma a volte predica nel deserto. Bella la rasoiata con cui batte Sorrentino nel primo tempo.
(Dal 31′ s.t. De Jong 6: Fa il suo con diligenza, aiutando i compagni nel possesso palla finale)
Abate 6: Sprazzi del vero Abate. Anche lui prende fiducia quando il risultato è al sicuro e si concede qualche discesa delle sue. In crescita.
(Dal 41′ s.t. De Sciglio S.V.)
Constant 6,5: Arrivato in punta di piedi, si sta ritagliando un posticino da titolare. Con personalitá, spinge trovando il cross in più occasioni.
Bojan 7: Il modulo con i tre rifinitori dietro le punte è il più adatto a lui, e si vede. Duetta bene col Faraone e Pazzini, e infila il gol del 3 a 1.
Ambrosini 7,5: Partita da capitano vero. Trascina i compagni prendendoli per mano. Bravissimo a chiudere la porta ai centrocampisti del Chievo. Con lui non si passa.
Emanuelson 7: Suo il gol che sblocca la partita, Ema è ormai un punto fermo del reparto d’attacco. L’elastico con cui penetra in area nel primo tempo, dimostra che il ragazzo ha quella qualitá di cui il Milan non può fare a meno.
(Dal 22’s.t. Boateng 6: Entra bene in partita, sfiorando anche il gol con
un gesto tecnico d’altri tempi)
El Shaarawy 7: Gioca, segna. E sono 8 in campionato. Scatta, si inserisce, ci prova sempre. Imprescindibile.
Allegri 6,5: Non fa orecchie da mercante e ascolta il consiglio di Galliani. Dimostra umiltá, tornando sui suoi passi e riproponendo il 4-2-3-1 che vale una vittoria finalmente convincente
In corsivo: il migliore