Rimarrà sempre legato alla storia del Milan. Lo scudetto del ’99 e poi le frizioni, molte, con il Presidente Berlusconi. Alberto Zaccheroni oggi è il ct della nazionale giapponese ma, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, dimostra di avere ancora un occhio di riguardo per quei colori che lo hanno portato in alto: “Chi allena il Milan, – ammette – deve sempre vincere. Anche un pari casalingo è una tragedia. Allegri questo lo sa benissimo”.
Sul reale valore della sua ex società: “La squadra rossonera vale l’ Inter e la Lazio. Il ritorno di Robinho sarà fondamentale (il brasiliano però ha un problema muscolare, ndr) e se Pato guarisce non ci sarà più il problema del gol anche se Allegri deve ritrovare il vero Pazzini“. Il vero problema però, secondo Zac, è irrisolvibile: “Ai miei tempi dentro lo spogliatoio c’ erano campioni come Albertini, Costacurta e Maldini che garantivano l’ equilibrio. Io, – ricorda – che avevo contro un certo Berlusconi, sono stato protetto da loro. Oggi lo zoccolo duro non c’ è più. C’ è solo Ambrosini. Poco. Senza questa forza il Milan faticherà a voltare pagina. Avete visto? È bastata una mezza frase di Ibra per far voltare tutti indietro”.
Sicuro invece sulle pretendenti alla scudetto: “Se lo giocheranno Napoli e Juventus. Solo loro. I bianconeri però hanno qualcosa in più e dentro il loro stadio sono quasi invincibili”. Non è tempo di Milan.