Dopo un lungo perigrinare anche Urby Emanuelson sembra aver trovato la sua collocazione in campo. Le doti atletiche di un’ala, le qualità tecniche di un trequartista, la dedizione al sacrificio tipica di un terzino. Allegri, soprattutto lo scorso anno, ha approfittato un po’ di tutto non riuscendo però a tirar fuori il meglio da colui che è poi diventato una sorta di “tutto fare”. Non si è mai lamentato Urby, anche se quell’essere un “senza ruolo” gli è costato gli Europei.
Ora però le cose sono cambiate. “In avanti io mi trovo bene a destra ed El Shaarawy a sinistra. La prima volta che ci siamo parlati su questo è stato in campo, a Miami, contro il Chelsea, lui mi ha detto che preferiva stare a sinistra nel modulo offensivo e io gli ho detto la stessa cosa per quanto riguarda il versante destro” ha svelato a Milan Channel l’olandese autore, mercoledì contro lo Zenit, del primo gol su punizione della stagione milanista. Quindi tutti felici e contenti, anche se…
Anche se a lungo termine, almeno in nazionale, potrebbe essere un suo grande amico a rimetterci il posto: “A San Pietroburgo mi è piaciuta molto la partita di Nigel De Jong, da combattente vero” ha confessato Ema, ma con Strootman in rampa di lancio e il numero 28 perno inamovibile dello scacchiere di Allegri la visibilità del mastino ex City potrebbe scemare notevolemente. Si sa, ogni consacrazione ha i suoi sacrifici e i suoi sacrificati.