Che cosa ti sei portato dietro dal viaggio in Spagna?
“E’ un orgoglio essere convocati per la Champions ed è fantastico, anche se non giochi. Respirare l’ambiente della Prima Squadra anche in ambito europeo, viaggiare con i campioni, vivere il clima della Champions League: sono tutti momenti che contribuiscono a formarmi”.
Peccato per il risultato…
“E’ stata una gara difficile, ma si sapeva perché il Malaga è una squadra preparata. C’è stata tanta sfortuna, oltre ad alcune circostanze come il rigore inesistente poi fallito da Joaquin. Forse col nuovo modulo c’era bisogno di più rodaggio, però, risultato a parte, mi è sembrata una buona partita”.
E il collega Amelia? Come l’hai visto?
“Marco ha fatto due belle parate, poi sul gol non poteva fare di più. Lui è uno che trasmette tanta sicurezza al reparto difensivo”.
Vai d’accordo con lui?
“Si, con Marco c’è un rapporto molto speciale. Mi offre sempre tantissimi consigli, anche fuori dal campo. Spesso mi passa a prendere e andiamo insieme agli allenamenti”.
Negli ultimi tempi ti sei “scambiato” frequentemente con Gabriel: una volta lui titolare in Primavera con te aggregato alla Primavera, altre volte il contrario. Come vivete questi “traslochi”?
“Ogni tanto ci scherziamo su, ma con Gabriel c’è un rapporto di rispetto. Spero che diventi una bella amicizia. Lui è più grande di me e ha già maturato esperienza anche con la Nazionale brasiliana alle Olimpiadi di Londra. Ho da imparare anche da lui”.
Che cosa ti ha dato il ritiro estivo con la Prima Squadra?
“E’ stata un’esperienza indimenticabile. Ho avuto la possibilità di lavorare con campioni che non è scontato ritrovare in futuro. Da Abbiati e Amelia ho potuto imparare tantissimo”.
Come descriveresti Allegri?
“E’ uno giusto, che non smette mai di incitarti a fare bene”.
A quali portieri ti ispiri?
“Abbiati e Amelia sono due modelli, ma prima di venire al Milan seguivo molto Julio Cesar. E’ un portiere spettacolare, non molto alto come me. Lo tengo d’occhio anche in Inghilterra, quando posso”.
Per la Primavera non è stato un avvio di stagione facile, che cosa vi manca?
“E’ un anno difficile, abbiamo cambiato molto la rosa. Ci siamo ringiovaniti e a volte manca un po’ l’esperienza necessaria per superare le situazioni più delicate. L’obiettivo resta quello delle finali”.
Diversi giocatori dell’anno scorso stanno facendo esperienza in altri club, come vedi la loro crescita da fuori?
“Mi piace sottolineare Rodrigo Ely, un grande. L’ho chiamato per complimentarmi dopo alcune prestazioni con la maglia della Reggina“.
Abbiamo parlato di Allegri, ma Dolcetti che tipo è?
“Un allenatore col quale puoi contare di avere sempre un rapporto schietto, diretto, molto franco. Ci troviamo sempre dopo ogni partita a discutere anche un’ora tutti insieme per guardarci in faccia, scambiarci opinioni e correggerci. Lui è un tecnico che vuole sempre entrare nelle nostre teste”.
Parlando dei tuoi compagni di squadra, chi ritieni pronto per il salto di categoria?
“Kingsley Boateng è un giocatore fantastico, credo che non appena rientrerà farà cose importanti. Poi vedo bene Cristante e Ganz”.
Come sta capitan Lora?
“Meglio, ha iniziato la riabilitazione. E’ sereno, tornerà in campo più forte di prima”.
Quali obiettivi personali ti sei fissato per questa stagione?
“Vorrei giocare il più possibile per poi fare un’esperienza in qualche campionato importante. Ora sono concentrato a mettere minuti nelle gambe il più possibile”.
Sabato la Primavera gioca a Modena, mentre la PrimaSquadra sarà impegnata a San Siro contro il Genoa. Narduzzo dove sarà?
“Sarò a Modena con la Primavera, dobbiamo vincere soprattuto per l’autostima. Vincere fa bene, soprattutto in settimana durante la preparazione della gara successiva”.
(Foto: AcMilan.com)
This post was last modified on 26 Ottobre 2012 - 13:34