E’ una realtà concreta o artefatta?
“Ritengo che sia concreta, visti i risultati che sta ottenendo. Il Malaga è terzo in campionato e a punteggio pieno in Champions, un ottimo avvio di stagione”.
Chi c’è da tenere d’occhio?
“Su tutti Isco, che diventerà un pezzo pregiato del mercato. Lo segue da un paio d’anni e mi ha sempre impressionato”.
Sarebbe adatto per la Serie A e per il Milan?
“E’ presto per parlare di trattative, ma è un giocatore che vedrei benissimo in Italia, senza alcuna fatica”.
Che gara ti aspetti in Champions tra Milan e Malaga?
“Mi aspetto un grande Milan come quello visto a San Pietroburgo contro lo Zenit. Il Malaga è una squadra ben organizzata, di cui all’inizio non si capiva bene l’intenzione della proprietà. E’ un bel team, ricco di qualità e ben allenato”.
Quali sono gli aspetti da tenere in maggiore considerazione?
“Le accelerazioni e la qualità di alcuni giocatori, Isco su tutti, possono fare la differenza”.
Com’è la Liga del 2012 rispetto alla Serie A?
“A parte Barcellona e Real Madrid, credo che ci sia un livellamento tra i due campionati. Non ci sono più squadroni outsider come Valencia, Villareal, Siviglia che possono insidiare la leadership di Barca e Real”.
Da esperto di mercato, come opererà il Milan a gennaio?
“Il problema ora è di contenere le uscite, perché non ci sono sufficienti ricavi. Il Milan tornerà ad acquistare perché per tradizione dovrà rimanere nel salotto delle grandi squadre europee. I tifosi rossoneri non si aspettino colpi da 30-40 milioni l’uno”.
Rimanendo in Spagna, si parla molto di Guardiola come candidato alla panchina del Milan. Ipotesi percorribile?
“Tutto è possibile, ma resta il dubbio sulla squadra che gli metterebbero a disposizione. Personalmente sono convinto che lui aspetti prima qualche proposta dalla Premier League”.
This post was last modified on 20 Ottobre 2012 - 11:42