E’ stato lui, Carlo Pellegatti, a gettare il sasso. A raccontare delle trattative tra Silvio Berlusconi, i russi e gli arabi per cedere almeno una quota del Milan. E col collega di SportMediaset proviamo a capire meglio cosa sta accadendo dietro le quinte di Milanello. “Ho sempre creduto a quest’ipotesi“, racconta lo stesso Pellegatti a SpazioMilan.it.
Cosa c’è di vero dietro tanto clamore?
“Non mi sorprende il clamore e personalmente ho sempre creduto di più alla pista araba. I contatti coi russi vengono fuori ogni volta che il Presidente va a Mosca, mentre il discorso legato al Qatar è concreto”.
Concreto, ma puntualmente annacquato o smentito.
“Si, ma gli approcci ci sono stati e pure le cessioni di Ibra e Thiago al PSG hanno segnato un punto in questo percorso, hanno quasi rappresentato un ulteriore approfondimento dei rapporti“.
Quanto c’è di televisivo e quanto di calcistico nel dialogo col Qatar?
“Al Jazeera in Francia ha in mano il calcio e ha di fatto depotenziato una corazzata come Canal+. Penso che potrebbero nascere davvere delle connessioni con Mediaset e da qui chissà...”.
Sabato prossimo c’è Lazio-Milan e qualcuno sostiene che sia un nuovo test di verifica per Allegri. Siamo davvero di fronte all’ennesimo ultimatum?
“Salvo clamorosi disastri, Allegri non rischia. Ricordo poi che il disastro nel 1996/97 accadde davvero proprio col cambio in panchina a pochi giorni da una gara cruciale di Champions (contro il Rosenborg, ndr). E venimmo eliminati…“.
Ibra lancia messaggi, come rispondi?
“Lui mi esalta sempre, non mi stufa mai questo modo di rapportarsi col Milan. E’ chiaro che lui preferisca la Serie A alla Ligue1, ma non vedo possibilità di un ritorno“.