Sheva, le prime elezioni sono da dimenticare

Uniti in campo dalla maglia del Milan. Ben distanti nei risultati politici. Mentre Kakhaber Kaladze si gode ancora il trionfo in Georgia, dove è stata annunciata la nomina a vicepremier, l’ex compagno rossonero Andriy Shevchenko si lecca le ferite.

E’ andata male, infatti, la prima candidatura dell’ex Pallone d’Oro alle elezioni in Ucraina. Secondo gli exit poll, infatti, il partito di Sheva, denominato “Avanti Ucraina”, non ha raggiungerà la soglia di sbarramento del 5 per cento, necessaria per entrare nel parlamento di Kiev. In realtà, il risultato finale dovrebbe essere ben distante da quella percentuale, visto che il partito cui fa capo l’ex milanista è dato all’1,6%. A trionfare sarebbero i due avversari di sempre: il presidente uscente Viktor Yanukovic col 30% dei consensi e l’ex premier Julia Tymoshenko, prima in carcere, adesso in ospedale, stimata intorno al 23,9%. Trionfo, invece, per un altro grande sportivo in corsa, il pugile Vitali Klitschko, che con la sua formazione Udar, è dato al 14,7%, di fatto il terzo partito nel Paese.

Per Shevchenko è una batosta, visto che dopo l’Europeo aveva annunciato il suo ritiro dal calcio per scendere in politica. Risale proprio al 27 luglio scorso la notizia dell’impegno al fianco di Natalia Korolevska per il movimento “Avanti Ucraina”. Gli andrà meglio un’altra volta.

 

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