Il confronto con Cassano, dopo lo sprint bolognese del Pazzo, sta tornando ad essere favorevole al “Pibe de Bari” che sembra molto più calato nel gioco e nel progetto interista rispetto ad un Pazzini spesso tagliato fuori dalla manovra offensiva. Il rimedio, banalmente, resta sempre la prestazione, anche se non supportata da un collettivo creato ad hoc per le sue caratteristiche.
Così se i cross dagli esterni sembreranno lontani anni luce, il Pazzo dovrà essere in grado di trasformare qualche palla sporca in qualcosa di più utile: che essa diventi un gol, oppure un assit, o ancora un fallo. Le ultime partite devono diventare un lontano ricordo, oggi vogliamo impazzire di gioia e rivedere quel giocatore che tanto, nella sua prima apparizione da titolare, ci aveva ricordato un certo Pippo Inzaghi. E se il dna da rapace si attivasse in Champions…
This post was last modified on 3 Ottobre 2012 - 13:16