Un gol per dimostrare di esserci. Oppure un assist per far capire che anche un attaccante d’area di rigore può essere funzionale alla squadra. Se capiterà un rigore invece servirà tutta la freddezza e la concentrazione possibile. Questa sera, nell’andata della eurosfida contro lo Zenit a San Pietroburgo, Pazzini sarà chiamato a fornire una prestazione degna di nota dopo le scialbe presenze post Bologna. Quale occasione migliore per riprendersi il Milan e rivendicare una maglia da titolare nel derby?
Il confronto con Cassano, dopo lo sprint bolognese del Pazzo, sta tornando ad essere favorevole al “Pibe de Bari” che sembra molto più calato nel gioco e nel progetto interista rispetto ad un Pazzini spesso tagliato fuori dalla manovra offensiva. Il rimedio, banalmente, resta sempre la prestazione, anche se non supportata da un collettivo creato ad hoc per le sue caratteristiche.
Così se i cross dagli esterni sembreranno lontani anni luce, il Pazzo dovrà essere in grado di trasformare qualche palla sporca in qualcosa di più utile: che essa diventi un gol, oppure un assit, o ancora un fallo. Le ultime partite devono diventare un lontano ricordo, oggi vogliamo impazzire di gioia e rivedere quel giocatore che tanto, nella sua prima apparizione da titolare, ci aveva ricordato un certo Pippo Inzaghi. E se il dna da rapace si attivasse in Champions…