Massimo Ambrosini l’ha definito “un derby decisivo”. Perché il derby, si sa, può condizionare un’intera stagione, e quello di stasera sarà un derby speciale per molti. Lo sarà per il Capitano, appunto, uno dei pochi senatori rimasti e guerriero di infinite battaglie; lo sarà, tra gli altri, per El Shaarawy, De Jong, Montolivo, Zapata, Bojan, al loro primo derby in maglia rossonera; e, soprattutto, sarà un derby sentitissimo per Giampaolo Pazzini, ex di lusso di questo 280esimo derby della Madonnina.
E’ facile immaginare la grandissima voglia di riscatto dell’attaccante ex Inter e Sampdoria: scaricato quest’estate, a sorpresa, dalla società nerazzurra, e protagonista ad agosto del chiaccheratissimo scambio con Antonio Cassano, Pazzini vuole dimostrare che è stato il Milan, in quella trattativa, ad averci guadagnato: “Aspettate prima di dire che il Milan ci ha perso, è sempre il campo che parla, il verdetto finale è il suo. Per quanto mi riguarda, sono molto contento di avere scelto il Milan. Il resto serve solo a far discutere”.
E’ carico a mille il Pazzo, pronto a trascinare il Milan in quella che potrebbe essere una vittoria importantissima, alla luce del difficile avvio di stagione. Una vittoria che potrebbe dare slancio e morale per il proseguo del cammino dei rossoneri in Europa e in Italia, una vittoria che per Pazzini rappresenterebbe, appunto, una grandissima rivincita: “Le mie motivazioni saranno alte, prima di tutto perché è un derby. E poi per quello che è successo, per come è finita in nerazzurro. Il peso delle due maglie? Si parla ovviamente di due squadre importanti, però quando entri nella sala dei trofei del Milan ti rendi subito conto di dove sei capitato”. Dopo i pochi minuti giocati nelle sfide di campionato contro il Parma, e di Champions League contro lo Zenit, il derby di questa sera riconsegnerà con tutta probabilità a Pazzini una maglia da titolare.
Difficile, infatti, che Allegri decida di relegarlo nuovamente in panchina, preferendogli Bojan. Il Pazzo potrebbe essere l’uomo giusto per l’attacco rossonero, una prima punta in grado di far fronte alla fisicità dei centrali difensivi interisti, per stancarli e creare gli spazi giusti per gli inserimenti da dietro dei “piccoletti”, El Shaarawy sicuramente, e magari Bojan o Robinho. E, soprattutto, occorrerà sfruttare la grandissima voglia e la grinta con cui il numero 11 rossonero si presenterà a San Siro stasera. Allegri questo lo sa bene, e anche lui, come tutti i tifosi milanisti, spera in un “pazzo” derby, in una “pazza” serata da Milan.
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