Erano, infatti, ben 80 anni che il Milan non perdeva quattro gare su sette in avvio di stagione: eppure, quest’anno la squadra rossonera sembra destinata ad infrangere molti record, purtroppo tutti in negativo. Le cessioni illustri di Thiago Silva e Ibrahimovic, oltre che l’addio dei grandi senatori, hanno notevolmente destabilizzato l’ambiente. La squadra si è rinnovata, è più giovane, Allegri è in cerca del giusto modulo da adottare con gli interpreti che si trova a disposizione, e sarebbe persino inutile ribadire a parole lo scetticismo e la sfiducia che gravitano intorno al Milan. Per rendere al meglio l’idea, basta fare un accenno ai numeri della campagna abbonamenti rossonera: sono, infatti, soltanto 22.106 le tessere sottoscritte per questa stagione, il peggior dato registrato nell’era Berlusconi. Tornando ai numeri, sono 12 i punti di distacco dalle capoliste Juventus e Napoli, distacco che ha costretto il Milan a dire addio ai sogni scudetto già nel mese di ottobre; 8 sono, invece, i punti che separano i rossoneri dalla terza posizione, che assegna il terzo e ultimo posto disponibile in Champions League.
Fa male dirlo, fa male anche solo immaginarlo, ma se il cammino del Milan in campionato continuerà a essere questo, più che guardare al traguardo minimo stagionale (il terzo posto), i rossoneri dovranno davvero incominciare a guardarsi alle spalle. Scenario da brividi, scenario da B: scenario che i rossoneri, con qualche vittoria, devono riuscire ad allontanare al più presto.
This post was last modified on 9 Ottobre 2012 - 14:50