La partita di Riccardo è davvero da incorniciare, per tanti motivi. Nonostante non sia stato per nulla aiutato dal compagno di reparto De Jong (i miglioramenti visti contro lo Zenit sono un lontano ricordo), Monto ha saputo caricare su di sè tutti gli sforzi e gli sprazzi di manovra offensiva rossonera. Senza contare le numerosissime occasioni in cui è andato al tiro da fuori e il superbo goal purtroppo poi annullato al trentanovesimo del primo tempo.
Teniamo a mente questa prestazione, teniamola a mente davvero. Prima di tutto, infatti, ci ha insegnato che tutte le nostre occasioni più pericolose sono nate da suoi tiri da fuori. Sintomo, questo, tra l’altro non troppo positivo: ci indica infatti ancora una volta quanto la nostra manovra sia lenta, macchinosa, troppo vincolata a determinati uomini, tra l’altro spesso tutt’altro che decisivi o indispensabili.
La partita di Riccardo Montolivo, infine, ci insegna che il calcio è di chi vuole rischiare, di chi si prende qualche responsabilità anche a costo di sbagliare. Di chi non si arrende, anche quando tutto sembra congiurare contro di lui. Di chi ha voglia di cambiare le cose, con classe, raziocinio, ma anche tanta determinazione.
Twitter: @LauraMela2
This post was last modified on 8 Ottobre 2012 - 14:43