L’anno scorso, però, Palermo – Milan fu una partita esclusivamente a tinte rossonere. Si trattava di un Palermo leggermente sottotono rispetto alle precedenti stagioni, ma la sfida faceva comunque paura, anche perché arrivò subito dopo la partita-scudetto contro la Juve e tutte le polemiche che la seguirono. Ma, prima di tutto, si trattava di un altro Milan. Ne uscì una gara senza storia che, lo 0-4 finale, addirittura non rispecchiava l’andamento reale delle cose.
Emiliano Viviano, attuale portiere della Fiorentina allora in forza alla compagine del Patron Zamparini, risultò essere il migliore in campo per i suoi e salvò la sua squadra da un risultato tennistico. Un Milan affamato e spietato si fece un sol boccone dei rosanero. Un Milan ad immagine e somiglianza del suo leader: Zlatan Ibrahimovic. Una delle sue migliori partite in assoluto risultò essere quella in questione. Una tripletta fantastica con un gol più bello dell’altro. Di rapina, su azione personale e su tiro rabbioso, il tutto condito da suggerimenti millimetrici per i compagni.
Tutto il meglio del suo incredibile repertorio in quei 90′ in cui in realtà, Zlatan, ne giocò solo 45′, abbastanza per portare il risultato sul 3-0 già al termine della prima frazione. Poi, nella ripresa, si riposò divertendosi e amministrando con la sua classe il pallone. Nei secondi 45′ arrivò il quarto gol per la squadra di Allegri. Il cross perfetto fu del Faraone, che già iniziava a far intravedere lampi della sua classe, il colpo di testa vincente arrivò da Thiago Silva. Ibra e Thiago, basta nominare i marcatori di quella gara per capire quanto faccia male ricordare quella partita.
This post was last modified on 30 Ottobre 2012 - 15:08