In mezzo alle infinite chiacchiere e alle scomode domande che attanagliano una società in balia della tempesta perfetta, ci sono loro, ex giocatori orgogliosi di aver fatto parte di un club che resta il più titolato al mondo, di una squadra che ha scritto la storia del calcio per anni, orgogliosi di aver indossato (anche se per poco) quei colori che tutti i tifosi milanisti hanno tatuato nel cuore.
Oggi è il bomber gioiellino della Samp a dire la sua a proposito di una squadra allo sbaraglio: Maxi Lopez, l’argentino che per sei mesi ha fatto parte dei rossoneri speranzoso di essere riconfermato dopo aver effettivamente dimostrato di essere all’altezza del club. Il giocatore è stato intervistato da tuttomercatoweb.com per commentare l’attuale situazione del Milan: “Credo sia chiaro che la squadra stia pagando gli addii dei tanti giocatori di qualità che la scorsa estate hanno lasciato il club. E’ normale che il gruppo subisca un calo. Anche se acquisti lo stesso numero di calciatori serve comunque un periodo di ambientamento”.
Questo è quello che in molti ritengono essere il punto chiave di questa crisi rossonera: troppe partenze senza validi rimpiazzi, una squadra spenta senza un vero leader che abbia voglia e capacità di prenderla per mano, una caduta libera senza paracadute. “Penso che le responsabilità debbano essere divise fra varie componenti del club – ha aggiunto l’argentino -, ma è normale che il primo a pagare quando le cose non vanno bene sia il tecnico”.
Secondo il bomber della Sampdoria, gli addii più pesanti sono stati quelli di Zlatan Ibrahimovic e Gennaro Gattuso: “Il primo era il vero uomo gol del Milan, mentre era senza dubbio il giocatore più rappresentativo”. Ringhio allenatore? Maxi non ci crede: “Bisognerebbe essere nella sua testa, anche se l’ultima volta che ci siamo sentiti mi ha confessato che avrebbe voluto giocare ancora per due anni”.
Insomma, per l’ex attaccante del Catania, “a volte certi processi di cambiamento esulano dai risultati del campo” e a proposito di una vendita del club: “Alla fine la famiglia Berlusconi è sempre rimasta al comando e per fortuna del Milan non credo che se ne andranno. Visto soprattutto quello che hanno dato nel corso degli anni”. Infine, un augurio: “Spero per loro che tutto si risolva velocemente“. Parole che fanno sorridere ogni milanista, anche se Maxi ha vestito il rossonero per sei mesi scarsi.