Anche lo scorso anno i giovani rossoneri faticarono a ingranare prima di infilare una serie di risultati consecutivi e, soprattutto, a dimostrare una continuità nella qualità del gioco espresso. Un dato che si sta ripetendo anche quest’anno e che può essere il marchio di fabbrica di una squadra destinata a cambiare continuamente. Ma c’è qualcos’altro: il nervosismo, la foga tanto tipica di ragazzi che indossano per la prima volta una maglia pesante come quella rossonera. Ci vorrebbe, però, più calma, più pazienza.
Questo Milan va spesso in svantaggio. A volte è riuscito a ribaltare il risultato in pochi minuti. Ma tra vittorie come quella contro il Verona a settembre e sconfitte come quella di oggi in trasferta contro l’Atalanta, il comune denominatore è un’aggressività che i rossoneri sfoderano per tentare di risalire velocemente la china. Anche oggi a Zingonia l’undici di Dolcetti ha cambiato atteggiamento dopo aver subito l’1-0: da compassati a estremamente nervosi, con qualche entrata sugli avversari al limite di sanzioni disciplinari. L’atteggiamento del Mister, tanto riflessivo quanto pacato nei modi di trattare con l’esterno, potrebbe essere molto di aiuto a questa rosa.
This post was last modified on 14 Ottobre 2012 - 00:33