Se ce lo avessero anticipato qualche mese fa non ci avremmo creduto. Ad oggi invece, bella o brutta che sia, è una realtà a cui ci stiamo pian, piano abituando. In un reparto difensivo sempre alla ricerca dell’uomo e del modulo giusto per rendere al meglio, la costanza ha il volto di Daniele Bonera. Di fenomenale l’ex Parma ha ben poco, ma nella confusione data dalla partenza di sua maestà Thiago Silva, è lui quello che più di tutti riesce a mettere ordine.
Semplice, non sempre “regale” negli interventi e un po’ goffo nell’uno contro uno. Eppure sempre in prima linea: sono 9 le sue presenze totali in stagione. Resta lui, tra tutti i difensori disponibili, il più utilizzato da Max Allegri. Non è un caso, perché anche con Carletto Ancelotti prima e Leonardo poi, il difensore “di scorta” aveva il numero 25 sulle spalle.
In un momento difficile per il Milan, Bonera è però passato di grado diventando non solo il titolare (quasi) numero 1, ma anche uno dei senatori della squadra. Per lui, ieri, dopo Malaga, è stata la seconda gara consecutiva e intera con la fascia al braccio. Capitano della normalità, dell’impegno e della fedeltà.
UPDATE (ore 22). Daniele Bonera è intervenuto in serata a Milan Channel Night sul canale tematico rossonero: “Il ritiro ha portato dei vantaggi, ci sono tante componenti che sono state prese in considerazione. Noi ci troviamo molto bene insieme. Quando qualcosa non va stare insieme può aiutare a risolvere i problemi. Non abbiamo vissuto il ritiro come una punizione, ma come un modo per poterci confrontare ed uscire da quasto momento”.
A tenere banco dalla partita contro il Malaga è la decisione di Massimiliano Allegri di passare alla difesa a tre: “Il modulo a tre difensori il Mister lo voleva già attuare da tempo e ne aveva già parlato con qualcuno di noi”, ha spiegato Bonera, lasciando intendere che quella dell’allenatore era una scelta che covava da tempo. Infine qualche parola su Alexandre Pato (“‘ho visto bene contro il Genoa, ma i suoi miglioramenti si vedevano già in allenamento”) e sull’impegno di dopodomani a Palermo (“sarà una gara difficile perchè non c’è tempo per stare sul campo a lavorare perchè domani è già tempo di rifinitura. In più è sempre stato un terreno ostico. La sfida contro il Palermo ci dirà chi siamo”).