E’ stato il grande sogno del mercato estivo rossonero, ma quando il rientro a casa dell’amato figliol prodigo sembrava ad un passo dal realizzarsi, problemi economici e fiscali hanno bloccato all’ultimo momento la trattativa per il clamoroso ritorno di Ricardo Kakà al Milan. Fuori dai piani di Josè Mourinho, le infinite panchine maturate nel corso della passata stagione l’hanno costretto da tempo a dire addio anche alla nazionale brasiliana.
Il tecnico portoghese, dopo averlo apertamente scaricato nel corso di quest’estate, ora sembra invece deciso a puntare nuovamente sull’ex numero 22 rossonero, che grazie alle recenti buone prestazioni con la maglia del Real Madrid, dopo due anni di assenza ha riconquistato la Seleçao.
La convocazione, a sorpresa, è arrivata per le sfide amichevoli che il Brasile dovrà giocare contro Iraq e Giappone. E l’emozione di Kakà è incontenibile: “Sto vivendo la mia seconda giovinezza. Finalmente sono a posto fisicamente. I mondiali del 2014? Piano. Sono stato lontano per molto tempo dalla Seleçao. Lo confesso, questa maglia mi è mancata ma nel calcio bisogna vivere giorno dopo giorno. Intanto devo fare bene contro Iraq e Giappone”. L’obiettivo, naturalmente, è la finale mondiale al Maracanà nel 2014, obiettivo che Ricky difficilmente raggiungerà se non riuscirà a giocare con continuità con i Blancos. Ecco perché non si placano le voci circa la possibile partenza dell’ex Bambino d’Oro. Destinazione? Il Milan, o il San Paolo. Già, il Milan: l’amore per la squadra che l’ha trascinato in vetta al mondo a suon di vittorie, consentendogli di vincere anche il Pallone d’Oro non è mai svanito. Anzi.
Il pensiero per il Milan e per i suoi amici brasiliani rossoneri è sempre una costante: “Ha vinto l’Inter, vero? Non ho ancora visto le immagini della partita. Anch’io stavo giocando un derby – commenta nel post Barcellona-Real Madrid-. Il Milan sarà la mina vagante della Champions. La vittoria contro lo Zenit a San Pietroburgo parla chiaro. Per quanto riguarda il campionato la squadra di Allegri è in ritardo ma non deve mollare. Anche noi abbiamo otto punti di distacco in classifica dal Barcellona ma ci crediamo ancora. Il mondo rossonero deve avere fiducia e dare il tempo a un gruppo nuovo di ripartire”.