Lasciando all’attesissimo derby di Milano numero 278, a poche ore dal suo inizio, un capitolo a parte, analizziamo la settimana rossonera soprattutto alla luce della bella e sofferta prova dei rossoneri in Champions contro lo Zenit di Luciano Spalletti. Dal punto di vista del gioco, pur essendo ancora lontani dalle partite migliori, si è assistito a un’ulteriore ripresa rispetto alle precedenti uscite di Campionato. Soprattutto nei primi venti minuti, esattamente fino al 2-0, la squadra di Allegri ha tenuto il pallino del gioco, mostrando una forma fisica e una rapidità che non sembravano possibili in questo momento. Nel complesso, i rossoneri hanno fatto vedere, dunque, una discreta condizione, un crescendo che speriamo possa raggiungere vette più alte contro i cugini. IN RIALZO.
Tuttavia, subito dopo il doppio vantaggio, la formazione di Allegri è calata improvvisamente, lasciando, stavolta, il pallino del gioco allo Zenit, che è andato più volte vicino al gol, prima di colpire allo scadere del primo tempo e all’inizio della ripresa. In questo frangente, sono riapparsi, tutti in una volta, i tanti limiti del Milan. I rossoneri hanno smesso di correre, non sono più riusciti a impostare un’azione e si sono lasciati andare in balia degli avversari. Sono queste le lacune alle quali Allegri, in vista del derby, deve riuscire a metterci una pezza, anche se si tratta di problemi che non si possono cancellare con un colpo di spugna. IN RIBASSO.
In ogni caso, dopo il pareggio degli uomini di Spalletti, la squadra ha avuto un’ottima capacità di reazione, che finora, in questa stagione, non c’era mai stata. Dopo il pareggio russo, infatti, l’undici di Allegri ha ripreso a giocare a calcio, a costruire, a rendersi più pericoloso. Il tutto è sfociato nel gol che ha permesso al Diavolo di espugnare il difficilissimo campo di San Pietroburgo, regalando una vittoria importantissima per il prosieguo in Champions e soprattutto tanto morale per la partita di stasera. IN RIALZO.