A Roma per risorgere, a Roma per rinascere. Il Milan, dopo la sosta, riparte dall’Olimpico e spera di poter finalmente ingranare la marcia giusta, quella della vittoria ad ogni costo e con ogni mezzo. Intanto qualche punto di domanda ha avuto una risposta, più o meno chiara: dal recupero di Pato, allo posizione di Montolivo (sempre più trequartista), alla fiducia, confermata, ad Allegri.
Personalmente voglio credere che la partita con la Lazio rappresenti quella svolta che stiamo aspettando da troppo tempo. Ci ha creduto nel 2009 il Milan di Leonardo sotto 1-0 contro la Roma ribaltando non solo una gara, ma un’intera stagione. Ci ha creduto così tanto e in maniera così forte da arrivare a combattere lo scudetto ad un Inter nettamente più forte e organicamente più completa. Vero, quella squadra aveva tanti senatori e un Ronaldinho in più, ma lo scetticismo dell’epoca era molto simile a quello che circola oggi.
Per questo serve un’idea a cui aggrapparsi. Per quel Milan fu il 4-2-fantasia, per questo ancora non lo sappiamo. Aspettiamo di vederlo questa sera. La sosta deve necessariamente aver portato qualche consiglio a Milanello. Che sia Montolivo trequartista, Pato prima punta o Boateng ala. Da qualche parte, pur nella rosa attuale fatta di tanti buoni giocatori e altri meno, ci sono gli uomini e lo spirito giusti. Basterà trovarli e scendere in campo senza paura, perché non serve, divora e basta. E noi non vogliamo essere dati in pasto a nessuno. Dai Milan, ti ricordi quando erano gli altri a temere te? Torna Diavolo.